Alle ore 3:00 italiane del 19 giugno andrà in scena la prima sfida della Juventus al Mondiale per Club contro l’Al Ain. Igor Tudor prepara dunque l’assetto della sua squadra, tenendo conto anche degli innesti arrivati dal rientro dei prestiti, come Rugani e Kostic che, ovviamente, ritorneranno utili in questo girone G. A La Gazzetta dello Sport, il tecnico croato ha commentato il suo approccio alla competizione, dando anche un occhio al futuro.
“Per me il Mondiale per CLub non è un nuovo inizio, non lo definirei così, piuttosto è una prosecuzione. La squadra è la stessa, a parte Rugani e Kostic rientrati dai prestiti ed è un vantaggio continuare a lavorare su quanto i giocatori hanno assimilato nei mesi scorsi. Non si riparte dall’inizio, c’è un lavoro dietro che aiuta e ci sono cose che loro non sanno. Io e i ragazzi ci conosciamo bene, sia umanamente che professionalmente“, ha dichiarato Tudor.
Poi continua: “In campionato e in queste tre settimane non ho avuto la sensazione che nella squadra regnasse un clima di incertezza. Per me è stato tutto molto chiaro, forse da fuori potete aver avuto una sensazione diversa da quella che ho vissuto io, ma vi assicuro che i ragazzi li ho sempre sentiti bene e sono stati eccezionali per professionalità e disposizione al sacrificio. Io ero in una bolla mentale con concentrazione massima. Io faccio il mio lavoro, non entro nelle scelte che riguardano la società”.
E ancora: “Andrea ha raccontato che il gruppo spingeva per la mia conferma? Normale che lo dica, sennò lo faccio fuori. Scherzi a parte è bello perché alla fine conta il pensiero dei giocatori. Io sono un allenatore esigente, anche in un modo in cui si sta perdendo e si tende a non risolvere i problemi che si presentano. Non sono uno che mette la polvere sotto il tappeto. Un calciatore in una settimana tra partite, viaggi e riposo fa due tre allenamenti in cui esce con la lingua di fuori. Ecco per me quello è il minimo indispensabile. Un allenatore ora è molto di più, deve riuscire a gestire tutto e cercare di essere giusto”.
Juventus, Tudor: “C’è entusiasmo, la società farà il massimo”
Igor Tudor poi parla del modo di approcciare al Mondiale per Club: “Io vedo un calcio in cui si gioca sempre di più, ma si smette anche più tardi. Si mangia meglio, ci sono allenatori privati che aiutano ad allungare la carriera. La gestione dipende sempre da un allenatore. Io posso solo dire che quando si sente la musichetta della Champions League non c’è stanchezza e tutti vogliono giocare. Bisogna essere bravi ad andare con la miglior squadra senza mai stancarsi troppo. C’è molto entusiasmo, abbiamo recuperato Gatti e Koopmeiners oltre a Locatelli che si era fatto male in Nazionale. Adesso c’è competizione e concorrenza. Tutte le partitelle sono di alto livello”.
Per concludere Tudor fa un piccolo cenno al mercato: “Quello che ho detto lo penso ancora: con tre acquisti la squadra è competitiva. In più ci sarà il ritorno di Bremer che qui negli Stati Uniti si sta allenando con noi e Cabal. Sono contento dei miei ragazzi e sono sicuro che la società farà il massimo. Sono sicuro che saremo più forti dello scorso anno“.