La collisione tra due mondi spesso porta ad una catastrofe, ad un buco nero che rimane fermo nello spazio e nel tempo. Una situazione che diventa inevitabile se non vengono presi in considerazioni diversi aspetti e se non si pensa al fatto che, effettivamente, i segnali potevano esserci ed erano anche piuttosto palesi. In questo caso non si sta parlando di Galassie, ma più semplicemente di Juventus che, oggi, si trova a ricominciare da capo, da un nuovo anno zero.
John Elkann aveva individuato l’anno zero nella stagione 2023/2024, stagione in cui il progetto bianconero è stato affidato a Cristiano Giuntoli, direttore sportivo premiato per una gestione eccellente del Napoli del terzo scudetto. Le aspettative, insomma, erano abbastanza elevate, tutte però ridotte a zero dopo soli due anni dall’inizio della sua gestione.
Due qualificazioni sofferte in Champions League, nomi che si sono susseguiti sia sulla panchina che in dirigenza e una difficile coesistenza con passato e presente, come se tutto non avesse un importante peso specifico. Difficile in questo caso non tirare in ballo anche i milioni di euro spesi sul mercato (a tre cifre nell’ultima sessione) per elementi che non hanno dato portato alcun apporto per il raggiungimento degli obiettivi minimi stagionali e la svendita di alcuni gioielli che potrebbero presto diventare più che un rimpianto per la Vecchia Signora.

E se la scorsa stagione Cristiano Giuntoli è stato salvato anche “grazie” a Massimiliano Allegri, ad oggi per lui non sembra esserci altro alibi: i risultati deludenti e la scarsa identità di gioco visti soprattutto nella prima parte della stagione hanno rappresentato ulteriori campanelli d’allarme di una Juventus senza anima; i no presi da Conte e Gasperini non hanno invece fatto altro che confermare che ormai il ciclo è volto al termine.
Juventus, con Comolli e Chiellini si apre un nuovo ciclo
La decisione di Elkann è dunque chiara: bocciatura di Cristiano Giuntoli e un nuovo progetto da far fiorire, questa volta affidando il tutto all’esperienza di Damien Comolli, esperto di statistiche e tecnologia, e a Giorgio Chiellini, totem bianconero e rappresentate dell’aspetto più umano da regalare alla nuova Juventus.
Per fondare un progetto con basi durature nel tempo, Comolli e Chiellini dovranno rimboccarsi le maniche e affrontare con diligenza, ma senza dimenticare lo spirito bianconero, tutte quelle sfide che troveranno sul proprio percorso, a partire dall’allenatore, con Tudor che potrebbe ora addirittura essere riconfermato, fino ad arrivare al nuovo direttore sportivo, andando così a riempire tutte quelle caselle che andranno a segnare una nuova rinascita.
Bisogna dunque ripartire, cercare di sopperire alle evidenti problematiche create dalla precedente gestione e ritrovare tutte quelle caratteristiche che dovrebbero servire a rendere realtà il “Make Juventus Great Again”, motto che ormai accompagna Madama da diverso tempo.