L’impronta di Thiago Motta sulla Juventus sembra stenti ad emergere ma il carattere e le idee no. Il tecnico bianconero è finito nel vortice di una contestazione che lo ha toccato in prima persona e che nn lo ha lasciato indifferente. Una circostanza che sta emergendo sempre di più, in virtù anche dell’atteggiamento che il portoghese ha avuto proprio negli ultimi giorni.
Basti pensare all’intervista nel post partita contro il Verona, con Thiago Motta che ha alzato la voce per difendere squadra e scelte, dimostrando di non volere assolutamente mollare il carro della corsa scudetto, difficile ma non impossibile. Di certo c’è che, la Juventus attualmente rappresenta una squadra ancora in fase di rodaggio che tuttavia potrebbe trovare un importante equilibrio usando la strategia stile City.
Thiago Motta, da salvatore a capro espiatorio
È giusto premettere che, il ruolo di un allenatore non è mai semplice specialmente se guidi il club più amato e odiato in Italia. Tuttavia, sognare non è un reato e Thiago Motta potrebbe essere la risposta giusta, nonostante il passaggio in poco tempo dal ruolo di salvatore a capro espiatorio, dopo la doppia eliminazione dalle Coppe. Un epiteto forse troppo severo per un tecnico che, arrivato appena da qualche mese, ha ritrovato davanti a sè una squadra da sistemare a livello tecnico e mentale.
In questo, la gara contro l’Atalanta svolgerà un ruolo cruciale. Un match quasi da dentro o fuori che permetterà in primis alla società di comprendere quanto le scelte di calciomercato, tolti i plurimi impegni oramai accantonati, si siano rivelate decisive. Con il ruolo di Thiago Motta che non sarà certamente messo in bilico, per lo meno dalla dirigenza.

Thiago Motta, una Juventus stile Manchester City
La partita contro l’Atalanta si avvicina con Thiago Motta che, in virtù delle ultime indiscrezioni riportate da La Stampa, starebbe preparando una Juventus stile Manchester City in Champions League. Il tecnico bianconero per la sfida di domenica sera, 9 marzo, starebbe lavorando di strategia. Un modus operandi che si è rivelato decisivo nel match contro gli inglesi.
Un approccio ribatezzato da “vecchio stile” che ha mandato in tilt la squadra guidata da Pep Guardiola e impressionato gli stessi tifosi. Il riferimento è a un incontro caratterizzato da compatezza e da ripertenze adattate all’avversario in questione. Non un immaginario del calcio di qualità e lontano anche dalle stesse idee del tecnico portoghese, ma comunque una scelta che in un momento così importante potrebbe rivelarsi decisiva.
Ecco perché attualmente il problema che maggiormente attanaglia Thiago Motta sono le eventuali risorse da inserire in campo dal primo minuto. In particolare, sono le assenze ad impensierire il tecnico o, per meglio dire, i ko recuperati teoricamente ma forse non ancora in grado di gestire a livello tecnico ma soprattutto agonistico.
A tre giorni da Juventus-Atalanta dunque i pensieri di Thiago Motta sono tanti e diversi. Tuttavia, l’entusiasmo e la voglia di riscatto mostrate dallo stesso allenatore nel post partita dopo la vittoria contro il Verona dimostrano quanto in casa bianconera la voglia di riemergere sia tanta. Vincere con l’Atalanta è quel che più conta, in barba al buon calcio e alle tante critiche che andranno a caratterizzare le ultime ore di preparazione al match alla Continassa.