La Juventus si prepara ad una nuova rivoluzione, sia dal punto di vista dirigenziale che sul campo, con tanti giocatori che potrebbero dire addio, nonostante il potenziale non espresso al 100%. La storia insegna e da questo punto di vista si potrebbe prendere in considerazione anche l’avventura in bianconero di Thierry Henry, arrivato in bianconero all’età di 22 anni per poi esplodere poco dopo.
Proprio Thierry Henry, in un’intervista rilasciata a The Overlap, ha parlato del suo addio alla Juventus e dell’episodio che lo convinse a dire addio ai bianconeri per accasarsi all’Arsenal dopo soltanto metà stagione a Torino. Tutto sarebbe partito da Carlo Ancelotti, allora allenatore della Vecchia Signora: “Stavano giocando con il 3-5-2 e io ero un esterno difensivo. Sono passato da essere un numero 9 a laterale e non potevo fare ciò che facevo prima. Ho giocato la maggior parte delle partite da laterale. Ho capito lì quanto fosse difficile essere un vero giocatore professionista e cosa volesse dire giocare per la squadra”.
Juventus, Henry: “Mai più con quella maglia”
“Loro ad una certa volevano acquistare Marcio Amoroso dall’Udinese, ma loro lo avrebbero venduto soltanto se io fossi andato lì in prestito” e da lì la rottura poi risultata definitiva: “Moggi mi annunciò l’intenzione di mandarmi in prestito. Disse: Ti mandiamo all’Udinese ma crediamo in te. Io risposi: Grande fiducia? Credete in Del Piero? Allora mandate lui. So che all’epoca ero stupido, ma quello era il mio punto di vista”.
Da quel momento in poi il legame tra Henry e la Juventus si interruppe: “Ho detto che non avrei mai più giocato con addosso quella maglia. Non per i tifosi, è un club eccezionale, davvero un grande club, ma quello che decisero non era rispettato ed è per questo motivo che decisi di andare via”.