L’obiettivo quarto posto, nonostante le numerose problematiche, è stato raggiunto con la Juventus che si prepara alla prossima avventura al Mondiale per club. Tra pausa e ripresa, in casa bianconera si pensa al futuro con il calciomercato al centro dei pensieri dei vertici e dirigenza. Come riportato sul sito ufficiale del club, Tudor ha concesso a Yildiz e compagni una settimana di pausa, per poi ritrovarsi lunedì 2 giungo alla Continassa per preparare la competizione che chiuderà ufficialmente la stagione.
Nella seconda metà del mese di giugno, la Juventus è chiamata a disputare la prima edizione del Mondiale per club, una competizione che servirà anche a valutare dove intervenire in ottica campagna acquisti, ma anche a mettere da parte un ulteriore gruzzoletto che andrà ad unirsi al tesoretto made in Champions League. E poi resta aperta la questione panchina, con Tudor che resterà in panchina fino alla fine dell’avventura per poi dire addio al sogno bianconero.
Juventus, affare panchina: le ultimissime
Le ultimissime relative all’affare panchina continuano a raccontare Conte come il prossimo allenatore della Juventus. Un’indiscrezione che oramai continua a caratterizzare le notizie che giungono sul fronte mercato, insieme ad una serie di operazioni che Giuntoli e dirigenza sperano di portare a termine in ottica rosa. Tuttavia, la figura del nuovo tecnico sarà a prescindere importante anche in virtù delle scelte che verranno operate relative alla campagna acquisti.
Tra eventuali conferme e addii, l’affare panchina resta cruciale, in attesa di scoprire come la Juventus affronterà il Mondiale per club. L’idea dell’arrivo di Conte oramai sta caratterizzando anche l’approccio dello stesso Tudor, consapevole che difficilmente siederà in panchina anche il prossimo anno. Un passo che i bianconeri dovranno comunque fare ma che rappresenterà comunque un ritorno che avrà il sapore di una scommessa.
Le qualità di Conte sono conosciute, tuttavia le problematiche registrate dalla Juventus non sono state esclusivamente imputabili agli allenatori, per lo meno durante la gestione Tudor. Ecco perché, molti dei dirigenti sono attualmente oggetto di valutazione da parte dei vertici bianconeri.