La Juventus prepara il match contro il Genoa, il primo dell’era Tudor. La conferenza stampa di presentazione, andata in scena nel pomeriggio di ieri 27 marzo, ha rappresentato un valido strumento per comprendere l’approccio che il croato avrà nella gara contro i rossoblù, e più in generale da qui alla fine del campionato. Tuttavia, nelle ultime ore, il Corriere dello Sport ha posto l’accento anche sulla lettera primaverile rivolta agli azionisti della holding Exor.
Un documento che ha sorpreso tutti in virtù del silenzio del presidente Elkann che appare ancor più significativo se confrontato con le parole che lo stesso aveva impiegato lo scorso anno. Una circostanza che non si verificava dal 2021, quando il presidente dell’azineda parlò di anno zero e rilancio del club. Una scelta che arriva in un moemnto delicatissimo per la Juventus. Nuovi scenari in vista?
Il riserbo di Elkann
Nonostante i vertici della Juventus non si sarebbero allarmati più di tanto, il riserbo di Elkann potrebbe aprire a diversi scenari. In primis, il fatto che l’ipotesi dell’aumento del bilancio possa inavitabilmente tramontare. Una notizia che è stata spesso veicolata più come una possibilità remota che come una certezza e che oggi assume un valore ancora meno possibile.
Contestualmente, il riserbo di Elkann potrebbe indirizzare anche la cessione clamorosa della società. Anche questa rappresenta un’ipotesi ancora tutta da verificare ma il pensiero che la Juventus possa passare in terze mani non appare poi così impossibile. Di certo, molto dipenderà dal piazzamento dei biancoenri alla fine del campionato.
Solo la qualificazione in Champions League potrebbe limitare le perdite pari a circa 30 milioni di euro, evitando così l’ennesima capitalizzazione. Una possibilità che costringerebbe i bianconeri a mettere nel mercato i pezzi più pregiati della rosa per fare cassa. In tal senso, la Juventus si ritroverà a dover ridimensionare le idee di futuro palesate solo un anno fa e ripartire da una lenta ricostruzione.