C’è grande curiosità intorno alla nuova Juventus targata Igor Tudor. Il tecnico croato proverà a rivoluzionare in toto quel che non ha funzionato nel momento più importante della stagione, mettendo mano ad una rosa attualmente apparsa fortemente demotivata. Il post Thiago Motta infatti prenderà il via fra circa 48 ore, con Gatti e compagni pronti ad ospitare il Genoa dell’ex Miretti.
Le idee rivoluzionare di Tudor possono essere spiegate in 4 mosse strategiche. Scelte che andrebbero a ribaltare in toto il modus operandi di Thiago Motta e che contestualmente potrebbero dare una nuova identità alla squadra dentro e fuori al terreno di gioco. Prendendo spunto dal Corriere dello Sport, a partire ad esempio dal caso Vlahovic fino a giungere all’approccio con i propri giocatori, il tecnico è pronto a ricostruire la Juventus.
La missione Vlahovic
Finito spesso nell’occhio del ciclone, Vlahovic rappresenta la figura di un giocatore che, nonostante tutto, anche nelle giornate meno brillanti può rivelarsi una pedina decisiva ai fini dell’incontro. Una delle missioni di Tudor sarà quella di puntare sull’attaccante, provando a recuperare un patrimonio della società.
Una sfida complessa in virtù del poco tempo a disposizione, ma che parte da pressuposti che fanno ben sperare società e tifosi. Lo stesso Tudor ha definito Vlahovic uno degli attaccanti più forti della Serie A, dichiarazione che fa emergere la volonta del tecnico di rimettere in pista un giocatore che nnostante tutto rappresneta ancora uno dei punti di forza della rosa.

Pressing alto e marcature
Le prime indicazioni giunte dalla Continassa cominciano a far emergere uno stile di gioco più veloce, portato a liberarsi più velocemente della palla. A caratterizzare l’approccio tattico contestualmente anche il pressing alto e le marcature uomo su uomo. L’aggressività in campo portata da Tudor sia da giocatore che da vice e poi allenatore non è una novità, con il croato che vuole provare ad improntare la squadra con questo preciso assetto di gioco.
Una scelta che potrebbe rivelarsi decisiva, in virtù dello scarso approccio che la Juventus ha dimostrato proprio nelle gare maggiromente decisive. Tudor proverà a tirare fuori la personalità dei singoli giocatori, in modo che il gurppo di titolari scenda in campo in modo deciso e senza timori. Pressing alto e marcature uomo a uomo potrebbero rappresentare la strategia più adatta fin dai primi minuti di gioco.
Ricostruire il gruppo
A differenza di Thiago Motta, Tudor fin dal suo arrivo alla Continessa ha provato a ricucire il gruppo attraverso la conoscenza ed il dialogo diretto con i giocatori. Un aspetto da non sottovalutare che pongono la fine su alcuni episodi che hanno rischiato di dividere lo spogliaotio, tra questi ad esempio la questione fascia di capitano. Il tecnico croato si è messo subito a disposizione della squadra, rompendo definitvamente il muro del silenzio che caratterizzava l’approccio dei giocatori alla figura della panchina.
Ricucire l’ambiente
E se le scelte tattiche saranno importanti per rimettere in pista la Juventus in campionato, contestualmente Tudor proverà a ricucire anche il rapporto tra società, squadra e tifosi. Un legame fortemente compromesso negli ultimi mesi ma che attraverso la figura dell’ex croato, legato ai colori bianconeri per tanti anni e in diversi ruoli, potrebbe ritornare per lo meno a dialogare. Un obiettivo anche questo importante, specialmente per far sentire agli stessi giocatori il supporto di cui necessitano.