Se per eleggere un papa i colori delle fumate sono bianco o nero, per decidere l’allenatore della Juventus della prossima stagione si sono usati entrambi i colori. La tanto attesa fumata bianconera è arrivata e ha portato alla riconferma di Igor Tudor sulla panchina dell’Allianz Stadium fino al 2027.
Il tecnico croato, subentrato in corsa dopo il tormentato addio a Thiago Motta, è riuscito a riunire in un unico abbraccio un ambiente spaccato e a ricompattare il gruppo-squadra, che in quel momento sembrava abbandonato a se stesso.
Un viaggio lunghissimo, da solo, in macchina, con le lacrime di gioia agli occhi, pur di farsi trovare subito pronto e a disposizione per la causa bianconera. I giocatori hanno percepito immediatamente l’animo del loro allenatore e si sono messi a disposizione, remando uniti come una ciurma verso quell’obiettivo chiamato Champions League.
Oltre alla dirigenza, sarebbero stati proprio i giocatori a spingere per la permanenza del tecnico anche per questa stagione. Da quanto si vocifera alla Continassa, sembrerebbe che molti di loro si siano esposti, in modo pubblico o privato, affinché Tudor venisse riconfermato alla guida della Juventus anche per la prossima stagione.
Tudor tra cessioni e rinforzi: i nomi per tornare grandi
Ora però non basta solo grinta e voglia di lasciare il segno in campo. Servono giocatori che sudino la maglia, che sentano il peso del simbolo sul petto, che amino davvero la Juventus.
Il mercato porterà sicuramente alcuni rinforzi, fondamentali per riportare la Juventus ai vertici. I tifosi non accetterebbero volentieri un’altra stagione come quella appena vissuta: una stagione con il fiato corto, in apnea fino all’ultimo minuto.
Gli infortuni hanno pesato molto, specialmente quelli di Bremer e Cabal ma i rinforzi estivi – che avevano fatto scaldare le ugole dei tifosi, brillare gli occhi dei bambini che sognano di calcare quel prato verde e sognare i cuori dei più appassionati – non hanno reso come ci si aspettava, nonostante gli investimenti importanti.
I tifosi della Juventus sanno che difficilmente ci sarà una campagna acquisti simile a quella dello scorso anno, a meno di cessioni rilevanti. Se Tudor ha considerato solo cinque giocatori come incedibili, significa che tutti gli altri potrebbero potenzialmente avere la valigia pronta.
Colui che dovrebbe finanziare l’acquisto del top player di questa sessione di mercato è Dusan Vlahovic. Il Direttore Generale Damien Comolli starebbe facendo di tutto per trattenerlo in bianconero. Tuttavia, alla Continassa sembrerebbe già tutto pronto per un divorzio annunciato da tempo, con Vlahovic che si starebbe guardando intorno.
I nomi sul taccuino del dirigente francese sono numerosi, in ogni zona del campo. Dal sogno Donnarumma tra i pali, passando per Gyökeres, sono tanti i profili accostati alla Vecchia Signora in questa sessione di mercato.
I nomi più caldi in casa Juventus restano quelli di Victor Osimhen ed Ederson. L’attaccante nigeriano è da tempo nel radar juventino. L’ex Napoli avrebbe rifiutato un’offerta da 40 milioni di euro a stagione, bonus compresi, dall’Al-Hilal pur di restare in Europa. Anche qui, però, la concorrenza è feroce e non lascia spazio all’attesa. Su di lui c’è il Galatasary che, dopo aver acquistato Sanè a parametro zero, si vuole regalare un numero 9 di caratura internazionale.
Ritorna d’attualità anche la pista che porta a Ederson dell’Atalanta. Anche in questo caso servirà un investimento importante, con il club nerazzurro che avrebbe fissato il prezzo attorno ai 60 milioni di euro.
Il mercato, con ogni probabilità, entrerà nel vivo solo dopo il rientro dagli Stati Uniti. Intanto, i giocatori stanno rimettendo gli scarpini ai piedi. Il rumore dei tacchetti, l’odore dell’erba e le bandiere che iniziano a sventolare sono tutti segnali del ritorno in campo. Il Mondiale per Club è vicino e il 19 giugno si parte, nella notte italiana, con la sfida contro l’Al-Ain: sarà la prima occasione per sognare una vittoria.
Tudor quindi, almeno fino a quando partirà il ritiro, non avrà la rosa definitiva a sua disposizione e dunque dovrà esser bravo a far sentire tutti importanti, anche chi magari potrebbe partire da un momento all’altro.
Tudor e la stagione della definitiva consacrazione
La stagione 2025/2026 sarà, per Igor Tudor, quella della definitiva consacrazione come allenatore. Il tecnico croato non può permettersi passi falsi.
Dopo aver firmato il rinnovo contrattuale fino al 2027, dimostrando ancora una volta il legame sincero con il club, ora la parola passa al campo.
Alla fine, è sempre il rettangolo verde a parlare. Il rapporto con la dirigenza, secondo quanto filtra dai piani alti della Juventus, sarebbe ottimo. Il gruppo squadra lo supporta e i tifosi hanno imparato ad apprezzarne carattere e visione.
È tempo di alzare l’asticella. Il quarto posto non può essere l’obiettivo minimo per chi indossa questa maglia. E quest’anno, per Tudor, non ci sarà soltanto la Serie A da affrontare.
Dopo la qualificazione conquistata all’ultimo respiro, il tecnico ha riportato la Juventus a competere per il trofeo più prestigioso del calcio europeo. La Coppa dalle grandi orecchie manca da Torino dal 1996: troppo tempo per una squadra il cui DNA è fatto di successi, in Italia e in Europa.
La Juventus tornerà finalmente a sentire le note della Champions League. E in quelle notti europee, l’unione del popolo bianconero dovrà essere totale. Dirigenza, squadra, allenatore e tifosi dovranno essere una sola anima. È tempo di far vibrare i cuori, far sventolare le sciarpe, sentire il boato degli stadi e l’energia della passione. È tempo di tornare a gioire e, se servirà, anche a piangere. Ma soprattutto, è tempo di tornare a sognare.
