Giornata da incorniciare per la Juventus: con la conferenza di presentazione di Damien Comolli avrà inizio una nuova era. Il nuovo direttore generale ha presentato il suo attaccamento alla causa bianconera e le strategie per poter riportare la squadra ai massimi livelli. Tanti gli argomenti trattati, dalla conferma di Igor Tudor sulla panchina anche per la prossima stagione e dagli aspetti del ruolo di Giorgio Chiellini, che otterrà una posizione più operativa dell’area sportiva.
“Sono lieto di essere qui è un privilegio essere il direttore generale. Uno dei più grandi club del mondo, sono cresciuto vedendo questo club per diversi motivi, i grandi giocatori che hanno giocato qui e sono sempre stato attratto da club vincenti e la Juventus è sempre stata un modello. Confermo inoltre che Tudor sarà l’allenatore della prossima stagione sarà Igor Tudor, non solo per il Mondiale per Club ma anche oltre e lavoreremo su questo”.
Poi continua: “Con Giorgio Chiellini abbiamo parlato di quello che sarà il suo ruolo. Sarà anche direttore tecnico e lavoreremo stretto contatto su diversi aspetti del club, del punto di vista tecnico e commerciale. Facevamo parte dello stesso comitato Uefa e ora sarà lui a rappresentare la squadra nella Lega Calcio. Sono appassionato del settore giovanile, passeremo da un ambito all’altro. Abbiamo collaborato bene insieme. Abbiamo creato un comitato sul football Strategy in cui si discuterà di giovani e prima squadra. Non si occuperà né di mercato, né di allenamenti. Vorrei inoltre assumere un direttore sportivo che si occupi di trasferimenti e sarà coinvolto nel calciomercato e che riporterà a me e anche un direttore tecnico. Sono due ruoli su cui abbiamo già discusso. Ho in mente la persona giusta, ma non dobbiamo essere affrettati”.
Juventus, Comolli: “Kolo Muani rimane per il Mondiale per Club. Tudor ci mette intensità”
Poi Comolli parla poi della questione Kolo Muani: “Sono inoltre lieto di dire che abbiamo raggiunto un accordo con il PSG per portare Kolo Muani con noi al Mondiale per club. Oggi c’è la scadenza per la registrazione del prestito, quindi per valutare la possibilità di farlo rimanere a Torino anche per la prossima stagione lavoreremo dopo il Mondiale per Club. Ho già parlato con il giocatore ed è molto disponibile“.
E ancora: “Quando ero al Tolosa, Tudor ci ha battuto per due volte e quando ho parlato con Tudor gli ho detto ‘Ti ricordi cosa ti avevo detto dopo la partita contro il Tolosa? Di allenatori con tale intensità e modo di scendere in campo in Francia ce ne sono ben pochi’. Il Marsiglia voleva tenerlo più a lungo, poi lui ha preso un’altra scelta comprensibile. Ma si, la sua intensità farà bene alla Juventus”.
Le priorità della Juventus dal punto di vista di Comolli: “La prima volta che ho incontrato la società mi ha chiesto cosa volessi ottenere. Io voglio fare tutto il possibile per vincere. Alla Juventus per andare avanti devi provare a vincere trofei. Poi nel calcio ci sono sempre gli imprevisti, ma quello che possiamo controllare lo faremo al 100%. La mia ossessione è quella di vincere. Sulla strutturo penso di avervi già detto tante cose soprattutto sul doppio ruolo: direttore sportivo e direttore tecnico.”
Juventus, Comolli: “Utilizzeremo i dati in diverse aree, parlerò con Vlahovic”
Comolli poi prosegue il suo intervento parlando del possibile addio di Vlahovic: “Ho parlato con Vlahovic la settimana scorsa. Dovrebbe tornare a breve e poi voglio parlargli per chiedere cosa ha in mente. È un top player, qualcosa non ha funzionato, mi rendo conto non sia abbastanza, non so di chi siano le colpe. Devo parlare con il giocatore e capire, non c’è dubbio che sia un top player. Bisogna capire quali sono le intenzioni”. E ancora: “L’analisi dei dati fa parte della mia carriera, lavoro con i dati da 25 anni. Ho sempre pensato che quando ci si rivolge a me ci si spetta che porti questa esperienza e penso che anche alla Juventus sia così. Siamo pagati per creare emozioni ed è il mio primo pensiero”.
Comolli poi parla del Moneyball, un sistema di calcio che sta prendendo sempre più piede: “Non so se sia stato romanzato. So quello che abbiamo fatto, il modello rende razionale un’industria molto irrazionale, schizofrenica. La mia ossessione, da quando ho cominciato a utilizzare i dati, mister Moneyball è un mio amico. L’ho incontrato e abbiamo parlato. La mia frustrazione era vedere tante cattive decisioni sullo scouting. Mi chiedevo: come essere più precisi? Il principio del moneyball è utile anche al mercato”.
L’ultima domanda poi riguarda il calciomercato: “In questi minuti sono stato molto aperto con voi, ma se c’è un aspetto su cui sarò più riservato quello sarà il mercato. La squadra c’è ed è buona, Tudor ha conquistato due punti a partita e se li moltiplichiamo sappiamo dove può arrivare. Sicuramente ci saranno dei cambiamenti, ma la squadra non verrà stravolta”.