Spalletti torna a vincere in trasferta: una prestazione che restituisce fiducia per atteggiamento e risultato
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Juventus, a Bologna la svolta di Spalletti: identità ritrovata e Yildiz leader

5 min di lettura

Al Dall’Ara i bianconeri mostrano organizzazione e maturità: decide Cabal, ma è Yildiz a prendersi la scena nella Juventus che inizia a riconoscersi in Spalletti.

Per chi non era convinto della scelta di Luciano Spalletti alla guida della panchina bianconera, la trasferta di Bologna ha rappresentato una risposta chiara. Al Renato Dall’Ara il tecnico toscano ha portato in campo una Juventus diversa, più organizzata e consapevole, capace di trasmettere solidità per atteggiamento e lettura dei momenti della gara.

A differenza della partita di Champions League, in cui lo schema preparato in allenamento si era rivelato poco efficace, questa volta i bianconeri trovano il gol decisivo attraverso un’azione strutturata e ben preparata. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo nasce infatti il vantaggio firmato da Juan Cabal, che svetta di testa battendo Ravaglia dopo l’assist preciso di Kenan Yildiz.

Dopo l’esonero di Igor Tudor, la gestione delle partite, l’atteggiamento in campo e gli schemi della squadra non erano sembrati particolarmente diversi rispetto al lavoro dell’ex allenatore. A Bologna, però, qualcosa è cambiato: la Juventus ha mostrato segnali concreti di crescita, lasciando intravedere la mano di Spalletti e una direzione tecnica finalmente riconoscibile.

Una battaglia decisa nella ripresa

C’è un filo conduttore che continua a ripetersi nelle prestazioni della Juventus: i secondi tempi. Anche a Bologna, dopo una prima frazione equilibrata e combattuta, i bianconeri alzano il livello nella ripresa e trovano la giocata decisiva, confermando una tendenza ormai chiara.

La vittoria del Dall’Ara permette alla Juventus di conquistare due successi nelle ultime tre gare di Serie A, tanti quanti quelli ottenuti nelle nove precedenti, e di allungare una striscia positiva che parla di cinque vittorie nelle ultime sei partite stagionali tra campionato, Coppa Italia e Champions League.

Il successo contro i rossoblù rafforza anche una storica supremazia: la Juventus è infatti la squadra che ha battuto più volte il Bologna in Serie A, con 80 vittorie complessive, 35 delle quali in trasferta. A completare il quadro c’è la solidità difensiva, certificata dal secondo clean sheet consecutivo, dopo quello europeo contro il Pafos.

Yildiz protagonista: talento e continuità

Se il gol decisivo porta la firma di Cabal, il motore creativo della Juventus anche contro il Bologna è ancora una volta Kenan Yildiz. Il numero 10 bianconero è il giocatore da cui nascono le azioni più pericolose e il riferimento costante della manovra offensiva: è dai suoi piedi, infatti, che prende forma anche l’azione del gol vittoria, con l’assist preciso su calcio d’angolo per il colpo di testa decisivo.

Yildiz continua a crescere partita dopo partita, confermandosi non solo un talento purissimo, ma anche un giocatore sempre più incisivo e continuo. I numeri certificano il suo impatto in questa Serie A:

  • 5 gol e 4 assist in campionato
  • Nove partecipazioni attive al gol, al pari di Christian Pulisic
  • Tra i giocatori con almeno 20 partecipazioni al gol nelle ultime due stagioni nei top 5 campionati europei, solo Lamine Yamal è più giovane di lui
  • Ha già eguagliato il numero di assist forniti nell’intero scorso campionato (4)

I dati, in fondo, confermano solo ciò che il campo racconta ogni settimana: Kenan Yildiz è la stella attorno alla quale deve crescere la nuova Juventus, il talento su cui costruire identità, ambizioni e un futuro che torni a parlare di vittorie.

Un percorso di crescita chiaro: la Juventus ricostruisce per tornare grande

È stato un weekend che ha portato conforto sotto più punti di vista. Da una parte ci sono i tre punti conquistati a Bologna, pesanti per classifica e morale; dall’altra il messaggio chiaro arrivato dalla società, con John Elkann che, rifiutando la proposta di Theather, ha ribadito come la Juventus sia presente, solida e soprattutto animata da una reale voglia di tornare a vincere.

Il cammino è ancora lungo e la ricostruzione passa anche dalle scelte future: il prossimo calciomercato sarà fondamentale per inserire gli innesti giusti e dare continuità a un progetto che inizia finalmente a mostrare una direzione precisa. Ma segnali come quelli visti al Dall’Ara autorizzano a guardare avanti con fiducia.

Perché questa Juventus sta mettendo insieme i pezzi, mattone dopo mattone. E se la strada è quella giusta, allora lo scudetto non è un’utopia: crederci, oggi, non è più un atto di fede, ma una possibilità concreta.

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