Va in archivio con una sconfitta per 2-1 un nuovo capitolo dell’eterna sfida tra Napoli e Juventus. I bianconeri di Spalletti escono sconfitti dal Maradona di Napoli. A decidere il match ci pensa Hojlund, autore di una doppietta. A nulla serve il gol del solito Yildiz.
Il Napoli surclassa la Juventus sul piano di vista di gioco, voglia di vincere, intensità nei contrasti, recupero delle seconde palle. La Juventus ha avuto qualche lampo, ma manca di costanza e lucidità nel corso dei 90 minuti.
La differenza tra le due rose, almeno al momento, è abissale. Antonio Conte, oltre a lavorare sull’intensità fisica, ha lavorato sulla mente dei giocatori, e il risultato quest’oggi si è visto.
I partenopei partono agguerriti e, nei primi 10 minuti, non fanno uscire la Juventus dalla propria metà campo. Al 5′ minuto subito pericolosi i padroni di casa. McTominay, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Neres, spedisce di pochissimo a lato. Dopo due minuti arriva il vantaggio. É Hojlund a mandare in estasi il popolo del Maradona. Il solito Neres mette una palla in mezzo all’area. Di Gregorio si fa anticipare dall’attaccante danese, che lo batte in spaccata.
Al 25′ Di Gregorio si riscatta. Di Lorenzo prova a prolungare un cross di Lang. Il capitano del Napoli, con una torsione di testa, stava per battere l’estremo difensore bianconero, che però non ci sta e con la punta delle dita devia oltre la traversa.
Per vedere un’azione pericolosa della Juventus bisogna aspettare il 30′ minuto. Yildiz, dopo una bella azione personale, serve a rimorchio Conceicao. Il numero 7 portoghese tira altissimo, nonostante fosse in un’ottima posizione.
Sul finale del primo tempo si rivede il Napoli. McTominay per poco non segna il gol del doppio vantaggio azzurro, sempre sugli sviluppi di corner.
Nella ripresa si ricomincia come si è concluso il primo tempo. Il Napoli attacca con Hojlund che, al minuto 47, colpisce a botta sicura. Di Gregorio fa gli straordinari e con la mano prolunga la traiettoria sulla traversa.
Il pareggio bianconero arriva al minuto 58. Una grande azione collettiva dei bianconeri porta Yildiz a siglare il 5° gol stagionale e a eguagliare Alessandro Del Piero come unico attaccante bianconero a siglare 5 gol in 14 partite stagionali prima dei 21 anni. Cambiaso recupera il pallone e serve Conceicao. Da questi vi è un passaggio a Yildiz. Il turco triangola con Mckennie. L’americano serve il numero 10 bianconero che, da posizione defilata, batte Milinkovic Savic.
Il Napoli però non ci sta e si riversa in attacco per cercare il gol del nuovo vantaggio. Il 2-1 arriva al minuto 77 con Hojlund. Il danese sigla così la sua doppietta personale. Tutto molto facile per lui che deve solo spingere in rete di testa un cross di Neres deviato da Mckennie. Di Gregorio prova a evitare il gol ma si butta il pallone in rete.
Gli ultimi minuti la Juventus mette in campo ogni arma offensiva a sua disposizione per vincere la partita, ma non riesce a trovare il gol. L’occasione per pareggiare capita sui piedi di Zhegrova a 30 secondi dalla fine. L’esterno kosovaro, da ottima posizione, tira pianissimo e sulle mani di Milinkovic Savic, che deve solo controllare e bloccare il tiro.
Scorrono dunque i secondi finali e l’arbitro fischia tre volte. ll primo scontro tra Antonio Conte e Luciano Spalletti se lo aggiudica dunque il tecnico pugliese, che riporta il Napoli in vetta alla classifica.

Juventus a corrente alternata: pochi lampi, tanti blackout
La Juventus ha disputato una partita a corrente alternata. Tanti sono stati i momenti di blackout, nei quali la spina si è spenta. I lampi sono stati pochi, provenienti principalmente dai piedi di Kenan Yildiz.
Oggi nel mirino degli imputati finisce anche Spalletti e le sue scelte. Il tecnico paga il fatto di non aver inserito una punta dall’inizio e aver sperimentato il falso nueve in uno scontro diretto importante da vincere per riagganciare il gruppo di testa.
Oltre a ciò paga le scelte nelle sostituzioni, soprattuto l’aver tolto Yildiz, che poteva esser l’unico a inventare la giocata. Dopo 2′ dall’uscita del turco infatti la Juventus subisce il gol del 2-1 e, senza il numero 10 che inventava la giocata, i bianconeri non sono stati in grado di impensierire il Napoli.
Di Gregorio colpevole sui gol, la difesa evita un passivo ancora più ampio
Di Gregorio gioca una partita a due facce. Sui gol è colpevole, specialmente sul primo. In area piccola, che dovrebbe essere la sua casa, si fa anticipare da Hojlund che lo batte sul tempo, infilando in rete. Sul secondo gol prova a fare il possibile per scongiurare il gol del definitivo 2-1 del Napoli, ma si spinge il pallone in rete.
D’altro canto però ha evitato che la Juventus potesse subire un passivo più ampio. Si ricordano almeno due parate decisive su Di Lorenzo e Hojlund che salvano i bianconeri.
Kalulu gioca una partita ordinata. Non fa giocate difficili ma sempre preciso nei passaggi e nelle chiusure. Si trova in difficoltà nel marcare Lang, complice la velocità dell’esterno del Napoli. Nel finale prova anche ad avanzare in attacco con un discesa sulla fascia, che però non si concretizza. Al minuto 50′ mostra tutta la sua foga e la sua irruenza in un brutto fallo su Oliveira. L’arbitro ravvisa lo Step on Foot ma decide di ammonirlo solamente, nonostante le proteste partenopee che chiedevano il cartellino rosso.
Kelly disputa la solita partita ordinata in difesa. Non commette errori gravi ma non fa nemmeno giocati eclatanti. Bene nelle coperture e nei disimpegni. Si vede poco in attacco ma nel complesso una buona prova contro un avversario di livello.
Koopmeiners non è un difensore e lo si vede nello scontro con Neres, dove ne esce perennemente sconfitto. In molti casi è stato anche irruento. Al 44′ commette un fallo proprio sul brasiliano. L’arbitro decide però di graziarlo e non estrae il cartellino giallo. Bene nei disimpegni, che sono il suo valore aggiunto in questo ruolo. Mette anche eleganza nei passaggi, seppur senza esagerare per evitare di perdere palloni pericolosi. Vista l’importanza della partita lo si vede meno in fase offensiva. Risulta decisivo in molte chiusure difensive.
Centrocampo totalmente da rivoluzionare: bocciatura totale sulle fasce e in mediana
Ormai si sa, il centrocampo bianconero è il vero tallone d’Achille di questa squadra. Oggi vi è una bocciatura totale. Comolli e il nuovo DS avranno tanto da lavorare per rivoluzionare un reparto che non riesce a incidere come dovrebbe.
Cambiaso alterna buone giocate a errori banali. Gioca la sua solita partita sufficiente ma da un giocatore che aveva ricevuto le avances dai club di mezza Europa ci si aspetta di più. La sua partita dura 70′, prima di lasciare lo spazio a Kostic per l’assedio finale.
Sull’altra fascia Cabal gioca una partita opaca. Non prova mai a strappare in velocità, non riesce mai a trovare il guizzo e a fare la giocata giusta. Una volta viene servito da Yildiz ma si trova in fuorigioco. Dopo il lungo stop si vede che manca la condizione fisica. All’intervallo lascerà il posto a David.
Il capitano della Juventus Manuel Locatelli gioca una partita piena di errori. Sbaglia qualsiasi cosa potesse sbagliare questa sera: lanci, cambi di gioco, verticalizzazioni. Al 27′ prova anche il tiro, sbagliandolo completamente e tirando il pallone oltre la traversa della porta di Milinkovic Savic.
Mckennie, dopo un primo tempo opaco, gioca una ripresa a due facce. Prima confeziona l’assist per il gol di Yildiz, successivamente paga a caro prezzo la deviazione di testa sul cross di Neres, che consente al Napoli di siglare il gol del 2-1 con Hojlund. Nel finale prova a riversarsi in attacco insieme ai suoi compagni per rimediare all’errore e ribaltare la partita, senza successo.
Thuram prova una sola avanzata al 50′ ma viene fermato dalla difesa del Napoli. In molte circostanze entra in ritardo e con irruenza nei contrasti. Al minuto 68 commette un fallo di mano in area di rigore avversaria dopo aver subito un colpo da McTominay. Prestazione insufficiente. Al minuto 81 esce dal campo per lasciare spazio a Zhegrova.
L’attacco leggero non funziona: Yildiz e Conceicao incidono poco
La scelta di Spalletti di non mettere una punta di peso non porta i suoi frutti. Conceicao e Yildiz non inventano e dunque per la Juventus è risultato difficile trovare spazi per punire il Napoli.
Conceicao prova qualche giocata e qualche azione personale, andando in uno contro uno e puntando i difensori del Napoli in dribbling, senza però avere successo. Entra nell’azione del gol servendo di tacco Yildiz, che poi concluderà gonfiando la rete. Il numero 7 portoghese prova anche il tiro dal limite, servito proprio dal numero 10 turco, senza però trovare la gioia del gol.
Yildiz prova qualche giocata ma anche lui viene contagiato dalla serata no della Juventus. Ci prova prima al 20′ con un tiro da fuori area che finisce lontano dallo specchio della porta. Si riscatta con un gol stupendo, il suo quinto stagionale.
Tra i sostituti bene Zhegrova, gli altri in chiaroscuro
I cambi di Spalletti non danno la marcia in più per permette alla Juventus di cambiare la storia della partita del Maradona. Tra tutti il migliore, nonostante sia quello che ha giocato meno, è stato Edon Zhegrova.
David entra nell’intervallo al posto di Cabal per provare a mettere un po di peso in avanti. La sua partita è caratterizzata dalle continue proteste nei confronti del direttore di gara e da poche giocate degne di nota. Si segnala anche un fallo in attacco commesso al minuto 88.
Kostic, che oggi festeggia le 100 presenze con la maglia bianconera, subentra al 70′ al posto di Cambiaso. Prova a correre lungo la fascia ma anche lui si scontra con il muro difensivo del Napoli di Antonio Conte, non riuscendo ad incidere.
Miretti, che ha sostituito Conceicao al minuto 75′, non si è praticamente mai visto. Pochi palloni toccati, sempre fuori dal gioco e mai centrale nella manovra bianconera. Appena si alza il livello sembra che abbia paura a giocare.
Openda, che sostituisce Yildiz quando mancano 15 minuti allo scadere, è protagonista in negativo di questa partita. Suo l’errore che consente al Napoli di siglare il 2-1. Perde palla e fa ripartire i partenopei, che poi gestiranno il vantaggio. Questa partita ribadisce come il centravanti belga stia vivendo un momento complicato, dal quale non si vede la luce fuori dal tunnel.
Zhegrova sostituisce un opaco Thuram a 10′ dalla fine. Come sempre la sua condizione fisica precaria non gli permette di disputare un minutaggio maggiore. Qualora la Juventus dovesse recuperarlo a pieno regime potrebbe avere l’asso nella manica per risolvere le partite. Dribbling, tiro, visione di gioco e anche tanta fantasia. Oggi spreca l’occasione per il pareggio. A 30 secondi dalla fine si trova sui piedi il pallone per segnare il 2-2. Il suo tiro però è debole e facile preda di Milinkovic Savic

