Alle ore 20:45 del 6 aprile andrà in scena il big match della 31ª giornata di Serie A, quello che vedrà come grandi protagoniste la Roma e la Juventus, che all’Olimpico si sfideranno per tre punti importantissimi per il proprio percorso in questo finale di stagione. Obiettivo comune di entrambe le squadre è infatti la qualificazione in Champions League, che porterebbe introiti importanti nelle casse societarie.
Le due squadre arrivano al match con due situazioni differenti: mentre la Roma ha ritrovato la sua compattezza grazie a Claudio Ranieri, la Juventus sta cercando un cambio di passo con l’arrivo di Igor Tudor, che ha già riportato la Vecchia Signora alla vittoria. In questa sfida ci saranno diversi osservati speciali, in particolar modo Matias Soule che soltanto la scorsa estate ha cambiato casacca, lasciando quella bianconera per vestire quella giallorossa.
Ai microfoni de La Stampa, Matias Soule ha commentato le sensazioni per questa grande sfida, toccando diversi argomenti: “Per me Roma-Juventus è una partita specialissima. Sono stato 5 anni alla Juventus, ero un ragazzino sedicenne. La sfida di domenica sarà ancora più particolare per via della classifica. Noi e loro ci giochiamo un posto in Champions League. Iniziare a giocare con la Next Gen mi ha aiutato molto. Permette a un giovane di crescere a livello agonistico e anche a livello umano in modo graduale. Dalla primavera alla prima squadra si notava la differenza di categoria, ma giocando in Serie C, in autentiche battaglie, sono riuscito a crescere molto fisicamente e tecnicamente.”
Roma-Juventus, Soule: “Giocare con Dybala un sogno, Motta mi chiedeva di rimanere”
Poi Soule continua: “Giocare con Paulo Dybala era un sogno che avevo da piccolo, quando ero in Argentina, guardavo la Serie A in Tv e i miei idoli erano Paulo, Tevez e Aguero. Alla Juve ci siamo incrociati e mi ha aiutato, così come ha fatto alla Roma, trascorriamo tanto tempo insieme. Anche altri argentini mi hanno aiutato alla Juve, grazie a Paredes e Di Maria, è stato più facile adattarmi in uno spogliatoio con grandi giocatori”.
Il giovane argentino ha poi parlato del suo trasferimento dalla Juventus alla Roma: “Mentre ero con il Frosinone ero di proprietà della Juventus e pensavo di tornare in bianconero, ma a gennaio mi dissero che mi avrebbero venduto per incassare soldi, forse ad una squadra araba. Poi la trattativa non si concretizzò, ma sapevo già che sarei andato via. Un giorno mi ha telefonato il procuratore dicendomi che la Roma era interessata a me. Ho approfondito l’interesse parlando con De Rossi e i proprietari che mi hanno convinto. Dopo qualche giorno di attesa il trasferimento si è concluso al meglio. Thiago Motta scherzava molto con me, mi diceva di rimanere, ma anche lui sapeva della situazione”.
Al termine del suo intervento Soule è tornato sul match: “Non ho alcun tipo di vendetta da prendermi. Ora penso solo alla Roma. Se domenica segno? Non ho ancora pensato se esultare, normalmente non lo faccio. Mi piacerebbe scambiare la maglia con Nico Gonzalez, mio connazionale”.