La Juventus riaccende le luci della Champions League e si appresta ad affrontare lo Sporting Lisbona in una sfida che può segnare il destino europeo dei bianconeri. All’Allianz Stadium, andrà in scena il primo esame europeo dell’era Luciano Spalletti, contro un avversario insidioso e lanciatissimo. I portoghesi inseguono la loro prima vittoria contro la Vecchia Signora, in quello che si preannuncia come un confronto ad alta intensità.
La nuova Juve di Spalletti cerca la svolta anche in Champions
In casa Juventus l’aria è cambiata con l’arrivo di Luciano Spalletti in panchina. Il tecnico toscano ha esordito con una vittoria sofferta ma preziosa in campionato (2-1 in trasferta sulla Cremonese). Ha ridato morale a un ambiente depresso dagli ultimi risultati.
Ora però la sfida si sposta sul palcoscenico europeo, dove i bianconeri sono chiamati a una netta inversione di tendenza. Con soli 2 punti in tre partite, la Juventus è al momento la peggiore tra le italiane in Champions League. Fin qui il cammino europeo della Vecchia Signora è stato avaro di soddisfazioni: due pareggi e la sconfitta di Madrid contro il Real. Se la fase a gironi terminasse oggi, la Juve sarebbe fuori anche dai posti playoff. È evidente che Spalletti non può permettersi passi falsi. Battere lo Sporting a Torino è fondamentale per rilanciare le speranze di qualificazione.
Il “nuovo corso” di Spalletti comincia a vedersi sul piano tattico e psicologico. In pochi giorni l’ex CT dell’Italia, ha introdotto cambiamenti importanti, tracciato regole chiare e mostrato coraggio nelle scelte di formazione. Già alla prima uscita ha sorpreso tutti arretrando Teun Koopmeiners in difesa, schierandolo come braccetto sinistro di una retroguardia a tre. È un ruolo che l’olandese aveva ricoperto a inizio carriera. L’esperimento ha dato buoni frutti, migliorando la costruzione dal basso, e potrebbe essere riproposto anche in Champions.
Spalletti punterà con decisione sui giovani talenti. Tra questi il nome caldo è quello di Kenan Yildiz. Il numero 10 bianconero, rientrato dall’infortunio, è destinato a occupare nella nuova Juventus un ruolo simile a quello che fu di Kvaratskhelia nel Napoli. Sarà l’uomo tra le linee, capace di rompere gli equilibri, accendere la manovra e creare superiorità numerica. Yildiz, per tecnica e imprevedibilità, rappresenta il profilo ideale per interpretare quel compito. Contro lo Sporting Lisbona dovrebbe partire dal primo minuto, pronto a ispirare l’attacco con accelerazioni e estro. Saranno dunque i giovani e la fantasia a guidare la Juventus in questa notte europea, in cui serve assolutamente trovare il primo successo continentale stagionale.
Chi è lo Sporting Lisbona, la capolista portoghese che sfida la Juventus
Lo Sporting Lisbona, arriva a Torino con il vento in poppa. La squadra allenata da Rui Borges è campione portoghese in carica e attualmente occupa il primo posto in campionato a parimerito col Porto. In patria i biancoverdi stanno confermando la propria forza, e in Europa hanno già dimostrato di poter competere ad alto livello, ottenendo due vittorie nelle prime tre gare disputate. Il club di Lisbona si è distinto anche per un attacco prolifico, con 7 gol realizzati finora in Champions a fronte di 4 reti subite. Il punto di forza dello Sporting risiede nell’organico giovane e talentuoso.
Sulla trequarti brilla Pedro Gonçalves, capocannoniere della squadra nelle ultime stagioni, affiancato dall’estro di Francisco Trincão e dal gioiello 18enne Geovany Quenda, già capace di mettersi in luce con gol e assist in questa Champions. A centrocampo troviamo un volto ben noto in Serie A, il mediano danese Morten Hjulmand, ex capitano del Lecce, è ora un perno della linea mediana portoghese. Al suo fianco si sta facendo spazio un altro talento classe 2007, João Simões, prova del coraggioso ringiovanimento operato da Borges.
In attacco lo Sporting si affida al colombiano Luis Suárez (arrivato in estate dall’Almería, per sostituire Gyökeres ), riferimento centrale del 4-2-3-1 lusitano. In difesa dovrà invece fare a meno di Zeno Debast: il giovane centrale belga si è infortunato nell’ultimo turno di Champions contro il Marsiglia, e sarà sostituito da Ousmane Diomande al fianco di Gonçalo Inácio. Nonostante qualche assenza, lo Sporting si presenta a Torino con entusiasmo e fiducia, la striscia di risultati positivi e il primato in classifica testimoniano lo stato di forma eccellente dei Leões.
Le probabili formazioni dell’incontro
In casa Juventus, Spalletti potrebbe optare per la continuità tattica, confermando il 3-4-2-1 già visto nel debutto vincente a Cremona. Una scelta dettata anche dalle assenze pesanti nel reparto arretrato, che rendono necessario un assetto equilibrato ma propositivo. Queste le probabili scelte del tecnico toscano:
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Koopmeiners; Cambiaso, Kostić, Locatelli, Thuram; Yildiz, Conceição; Vlahović.
Lo Sporting Lisbona, invece, si presenterà a Torino con il suo consolidato 4-2-3-1, marchio di fabbrica di mister Borges, che ha saputo valorizzare al meglio i giovani talenti a disposizione. La formazione tipo dovrebbe essere la seguente:
Sporting (4-2-3-1): Rui Silva; Fresneda, Inácio, Diomande, Araújo; Hjulmand, Simões; Quenda, Gonçalves, Trincão, Suárez.
Sarà dunque una sfida densa di significati e implicazioni. Spalletti andrà a caccia della sua prima affermazione europea alla guida della Juventus, consapevole di quanto una vittoria possa cambiare umori e prospettive in un girone ancora aperto. Lo Sporting, invece, sogna un colpaccio esterno che darebbe un segnale forte a tutta Europa e la consoliderebbe nelle parti alte della classifica. La cornice è quella delle grandi notti europee, e il palcoscenico è pronto: a parlare, come sempre, sarà solo il campo.
