Kenan Yildiz è ritornato al gol: la luce in fondo al tunnel, dopo le incomprensioni tattiche emerse con l’ex Thiago Motta. L’attaccante turco ha deciso il match della Juventus contro il Genoa, imboccando finalmente la strada giusta dopo una stagione caratterizzata da performance altalenanti, carattericcate delle incomprensioni tattiche sorte con l’ex tecnico bianconero.
L’arrivo di Tudor ha permesso al fantasista di ritrovare l’appiglio del giocatore leader, caratteristica persa specialmente nelle ultime giornate. Gare in cui la Juventus ha patito la mancanza del numero 10. Con 5 assist e tre reti messe a referto, Yildiz si candida a rappresentare uno dei punti di forza della Juventus, spalleggiato dal modulo tattico di Tudor che crede fortemente in lui. Un’attestato di fiducia e stima che serviva al ragazzo e contestualmente anche alla rosa bianconera.
Da Yildiz a Vlahovic: la Juventus cambia
La prima gara di Tudor nella panchina bianconera, non da secondo come accaduto qualche stagione fa, è andata piuttosto bene. Tante le cose ancora da sistemare ma la sensazione è che in casa Juventus qualcosa è già cambiato. A partire dall’approccio del tecnico che non solo ha dato piena fiducia ai big più in difficoltà, ma ha ricompattato una squadra in cui fino a poco tempo fa mancava di determinazione em anima.
A partire da Yildiz fino a giungere a Vlahovic, Tudor è riuscito a non stravolgere le qualità e le prerogative di alcuni dei giocatori che con le scelte di Thiago Motta non hanno avuto vita facile. Un atteggiamento che va di pari in passo con le richieste della società e che vedono nel croato, attualmente, il profilo maggiormente indicato per guidare la panchina in un momento così delicato della stagione.
A differenza di Thiago Motta, Tudor ha chiesto ai suoi un gioco meno ragionato ma più verticale ed imprevedibile, dando contestualmente la possibilità ai diversi giocatori di esprimersi nel ruolo di riferimento. Una caratteristica che ha certamente giovato a l’Yildiz goleador e che potrebbe altrettanto rivelarsi positivo anche per altri elementi della rosa, primo su tutti Vlahovic.