A fina stagione potrebbe arrivare un vero e proprio terremoto in casa Juventus. Una rivoluzione che non dovrebbe colpire solo il tanto discusso Thiago Motta, ma contestualmente anche altri capisaldi societari. Secodo quanto riportato da Giovanni Albenese per Sportitalia, il futuro del tecnico per ora starebbe reggendo, con Elkann intento a valutare Giuntoli. Quest’ultimo sarebbe stato messo indiscussione in virtù di alcune scelte che non hanno soddisfato le aspettative della società.
Sono tante le cose che in quest’ultima stagione non stanno funzionando, con la Juventus riflesso delle vicissitudini vissute lo scorso anno. Infatti, per quanto il caso panchina resti sempre al centro dell’attenzione, Elkann si starebbe chiedendo quanto la sola figura di Thiago Motta, come lo scorso anno Allegri, possa effettivamente rappresentare l’unico capro espiatori di un momento così complicato.
Le scelte di mercato
Oltre la questione Thiago Motta, sul banco degli imputati sono finite anche le diverse scelte di mercato. La Juventus ha speso soldi importanti nei confronti di acquisti che si sono rivelati tutt’altro che azzeccati. Il caso più eclatante ad esempio è l’arrivo in bianconero di Douglas Luiz, arrivato a Torino con una cifra di circa 50 milioni di euro, in parte coperta dalla cessione di Iling-Junior e Barrenechea.
Un buco nell’acqua il cui costo cartellino nella prossima sessione di mercato potrebbe abbassarsi inesorabilmente portando nelle casse della Juvenus 2/3 dell’introito speso o comunque preventivato. Tra le scelte di mercato non appieno avvalorate dalla società, oltre ad esempio all’arrivo di Nico Gonzalez, c’è anche la cessione di alcuni giovani che avrebbero potuto far meglio degli ultimi giocatori acquistati.
Basti pensare alla questione Soulé, un tasto dolente che ancora fatica ad essere accettato dagli stessi tifosi. Una delusione espressa dallo stesso giocatore che dopo la breve parentesi nella Roma pensava di potersi giocare le proprie carte finalmente in prima squadra alla Juventus. Figlio della mentalità allegriana, a favore della crescita dei baby talenti, il francese è stato scaricato da Giuntoli e dirigenza senza una ragione effettiva. Un modus operandi che con il senno di poi sta facendo ragionare lo stesso Elkann.