Una serata grigia, una prestazione incolore proprio nella partita più attesa. Jonathan David, contro il Milan, non è riuscito a incidere come sperava. Pochi palloni toccati, poca profondità, nessuna scintilla. Eppure, in casa Juventus, nessuno sembra aver dubitato nemmeno per un momento del suo valore. Al contrario, la sfida dello Stadium sembra aver rafforzato la convinzione del tecnico Igor Tudor: l’attaccante canadese è e resterà il numero 9 del futuro bianconero.
Tudor rompe il valzer degli attaccanti
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’allenatore croato ha deciso di mettere fine alle rotazioni nel reparto offensivo. Dopo la sosta per le nazionali, Jonathan David sarà il titolare fisso al centro dell’attacco. Una scelta di campo e di fiducia, che va ben oltre la prestazione del singolo match. Tudor ha scelto di investire su un progetto tecnico stabile, e David rappresenta l’uomo giusto per costruire un’identità offensiva chiara e duratura.
Il canadese, arrivato con grandi aspettative, è stato individuato come profilo ideale per il calcio moderno di Tudor: mobile, intelligente nei movimenti, capace di attaccare la profondità e dialogare con i compagni. Le sue qualità si sposano con il pressing alto e la ricerca continua della verticalità, principi cardine del gioco bianconero.
Vlahovic sempre più lontano da Torino
La decisione su David, inevitabilmente, apre scenari ben diversi per Dusan Vlahovic. Con un ruolo ormai defilato nel progetto tecnico e una gerarchia che lo vede alle spalle dell’ex Lille, la cessione del serbo a gennaio appare sempre più probabile. La Juventus valuta l’uscita come un passaggio necessario per liberare spazio salariale e ricavare risorse da reinvestire sul mercato, evitando così il rischio di perderlo a parametro zero a fine stagione.
Per la dirigenza bianconera, la priorità è chiara: costruire attorno a David un nuovo ciclo, giovane e sostenibile, che rifletta le idee di Tudor e le ambizioni del club.
La prova del nove dopo la sosta
Per Jonathan David, dunque, il difficile inizia adesso. L’allenatore lo ha scelto, la società lo sostiene, e lo spogliatoio lo riconosce come punto di riferimento per l’attacco del futuro. Ma il giudizio finale, come sempre, arriverà dal campo.
Dopo la sosta, il canadese avrà la grande occasione di trasformare la fiducia ricevuta in gol e prestazioni, per dimostrare di meritare la maglia da titolare e il peso simbolico del numero 9 juventino. La Juventus ha fatto la sua scelta: ora tocca a David farla sembrare quella giusta.