La Juventus ha raggiunto l’ultimo obiettivo stagionale battendo il Venezia nell’ultima di campionato e conquistando così la qualificazione alla prossima Champions League: un risultato minimo a cui tutta la società ambiva per risistemare una stagione costellata da problemi, sia dal punto di vista societario che sul campo. Adesso però sarà rivoluzione ed infatti la dirigenza si starebbe già preparando a cambiare guida tecnica e a colmare le lacune nella sessione di calciomercato.
Gianluigi Buffon, ex colonna portante della Juventus, ha commentato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport il periodo e la situazione della Vecchia Signora, toccando diversi aspetti, a partire dalle prestazioni di Di Gregorio, fino ad arrivare alla questione panchina e dal cambio tra Tudor e Antonio Conte, primo obiettivo estivo della società bianconera: “Di Gregorio lo vedo molto bene. Non era facile subentrare ad uno come Szczesny, soprattutto per uno alla prima stagione in un club così grande. Mi piace come si comporta nei momenti difficili, c’è chi affonda e chi invece riesce a mantenere la botta”.
Poi sposta la sua attenzione sulla società: “Il polso della situazione ora ce l’ha la proprietà. Io vedo da fuori e mi è dispiaciuto vedere che alla fine abbia pagato Thiago Motta, tecnico di grande talento. Le cose non si sono incastrate bene, per questo sono curioso di vederlo spesso altrove. A Bologna aveva fatto cose speciali. C’è da dire però che Tudor è stato davvero bravo”.
Juventus, Buffon: “Tudor ha fatto un grande lavoro, Conte una sicurezza”
Gianluigi Buffon ha poi commentato l’operato di Tudor: “Quando sento dire che ha fatto il minimo sindacale non ci sto. Non un miracolo, ma un grande lavoro. Arrivi dopo la Fiorentina, hai Lazio, Roma, Bologna nel calendario e sai che devi conquistare la Champions. Non era scontato”.
Al termine del suo intervento si concentra sul probabile arrivo di Antonio Conte: “Antonio è una sicurezza, ma non sono sicuro che lasci Napoli e il calore della gente. Può darsi che la voglia di nuove sfide, la Champions League con il Napoli, lo convincano a restare lì. Lui fa in modo che tutti si sentano dei fenomeni. Questa è la forza dell’Italia, la capacità di trasformarsi. La forza di Antonio. E quello era uno dei gruppi migliori in cui io sia mai stato”.