Archiviata la sosta per le Nazionali, la Juventus si prepara a vivere la settimana più calda dell’inizio stagione. All’orizzonte c’è il Derby d’Italia contro l’Inter, appuntamento che potrebbe già indirizzare gli equilibri del campionato. Igor Tudor lavora alla formazione e, salvo sorprese, dovrebbe ripartire dal 3-4-2-1 che ha dato certezze nelle prime due giornate.
In porta confermatissimo Di Gregorio, protetto da una linea a tre guidata da Bremer e completata da Gatti e Kelly. In mezzo al campo, spazio alla fisicità di Thuram e alla regia di Locatelli, con Kalulu pronto a presidiare la corsia destra e Joao Mario a sinistra in sostituzione dello squalificato Cambiaso. Non è però da escludere l’inserimento di Kostic o l’impiego dal primo minuto di Koopmeiners, due opzioni che Tudor tiene in considerazione fino all’ultimo.
Un attacco da sogno e alternative di lusso
Il tridente offensivo disegnato dal tecnico croato vede Jonathan David come punta centrale, affiancato dalla qualità di Yildiz e di Conceicao. Ma la vera arma della Juve è la profondità della rosa: dalla panchina possono alzarsi due attaccanti di livello internazionale come Vlahovic, apparso rigenerato, e il nuovo acquisto Openda, entrambi pronti a cambiare l’inerzia della partita a gara in corso.
Restano da monitorare le condizioni di Zhegrova, ancora fermo da mesi, ma il resto della squadra appare in buone condizioni. La Juventus si presenta così al Derby con la consapevolezza di avere finalmente una rosa lunga, competitiva e ricca di alternative: un’arma in più per affrontare la storica rivale nerazzurra.
