L’infortunio che ha piegato Dusan Vlahovic contro il Cagliari non è uno stop come gli altri. La Juventus lo ha confermato con un bollettino senza margini di interpretazione: lesione di alto grado all’adduttore lungo sinistro, un problema che non lascia scampo ai tempi brevi.
I consulti effettuati al J|Medical hanno fissato una previsione che non fa sconti: otto-dieci settimane in caso di terapia conservativa, fino a tre mesi se la scelta dovesse ricadere su un intervento chirurgico.
La smorfia del serbo e il breve scambio con Spalletti, subito dopo il tiro che ha causato il problema, avevano raccontato già tutto. Gli esami hanno solo messo il timbro su una notizia che rimette in discussione un’intera stagione. E forse qualcosa in più.
Un mercato di gennaio che si chiude prima di aprire
Da settimane si parlava di possibili scenari futuri, di offerte, di colloqui e di un gennaio potenzialmente movimentato. In realtà, come spiegato da Fabrizio Romano, la Juventus non aveva in programma alcuna cessione. Non c’erano trattative, solo timidi sondaggi, tutti spenti prima ancora di accendersi. Ora la situazione è definitiva: nessun addio a gennaio, nessuna operazione-lampo, nessuna corsa contro il tempo. Lo stop chiude ogni porta, soprattutto in un mercato in cui nessun club investe su un giocatore fuori causa per mesi. Da febbraio Vlahovic potrà ascoltare offerte per giugno, ma l’infortunio cambia gli equilibri. E gli interlocutori.
Bayern, Barcellona e la frenata improvvisa
Le grandi d’Europa erano alla finestra, ma la luce ora è più fioca. Il Bayern Monaco aveva sondato l’entourage nelle scorse settimane, prima di raffreddare i contatti già a novembre. Il Barcellona, alla ricerca dell’erede di Lewandowski, non è mai andato oltre una fase esplorativa. Secondo quanto riportato da Tuttosport, la lesione grava come un macigno sulle valutazioni dei top club, ridimensionando l’attrattiva di un colpo a parametro zero. È un effetto domino: un ingaggio da oltre dodici milioni, commissioni rilevanti e nessuna certezza sulla data del ritorno, impossibile fare previsioni ottimistiche. Ed è proprio questo che potrebbe tradursi in un vantaggio per la Juventus.
Il rinnovo torna sul tavolo: equilibrio che cambia
Prima dell’infortunio, il dialogo sul rinnovo era congelato. La Juventus avrebbe voluto ridiscuterlo a fine stagione con cifre più sostenibili, il serbo puntava a un contratto da top europeo, forte del mercato internazionale. Ora la prospettiva si rovescia. Un giocatore che rischia di rientrare solo a primavera, senza possibilità di mostrare la propria forma prima delle valutazioni estive, vede fisiologicamente ridursi il proprio potere contrattuale. Le big esitano, la Juventus osserva. Le condizioni per un nuovo accordo, alle cifre bianconere, appaiono più favorevoli rispetto a un mese fa.
La Juve senza il suo numero 9: test importante per Spalletti
Sul campo, lo stop di Vlahovic apre inevitabilmente un varco tecnico. Spalletti dovrà misurare il reale impatto della sua assenza, valutando se Openda e David possano reggere il peso dell’attacco o se serviranno nuove soluzioni strutturali. È una fase cruciale non solo per il campionato, ma anche per il futuro del reparto offensivo: da questo periodo dipenderanno strategie, budget e persino la convinzione di trattenere o meno il serbo oltre la scadenza.
Un bivio decisivo per la carriera del serbo
Con 162 presenze e 64 reti, Vlahovic ha mantenuto un percorso da attaccante di livello. Ma il suo progetto personale, quello di un trasferimento in un top club europeo, subisce ora la frenata più brusca della carriera. Il rischio è evidente: perdere la vetrina dei mesi più caldi del mercato e restare fuori dai radar delle big.
In uno scenario che sembrava proiettato verso l’addio, l’infortunio può paradossalmente ricongiungere le strade del serbo e della Juventus.
Un futuro appeso a una data di rientro
Il nuovo capitolo di questa storia dipenderà dalla scelta terapeutica e dalla reattività del recupero. Finché non tornerà a correre, il serbo resterà sospeso tra campo e mercato, con l’unica certezza di un presente in cui tutto è cambiato nel giro di un tiro. Il futuro di Vlahovic è di nuovo un foglio da scrivere. E la Juventus, stavolta, è tornata a essere la penna principale.

