Perché il calcio non sarà mai solo uno sport dove 22 giocatori inseguono un pallone. Questa semplice frase nasconde molto più di quanto possa sembrare. Paul Pogba lo sa bene. Il centrocampista francese, che doveva diventare uno dei protagonisti del calcio mondiale, ha vissuto una carriera fatta di pochi successi e numerosi ostacoli.
Accanto a tante vittorie sul campo, infortuni e battute d’arresto l’hanno costretto a fermarsi per lunghi periodi. Pogba, destinato a diventare uno dei centrocampisti più forti del pianeta, si è sempre rialzato, tornando a fare ciò che più ama: giocare a calcio.
Oggi, dopo un lungo periodo di inattività, Pogba è pronto a ripartire. La vita lo ha messo alla prova, mettendolo di fronte a una squalifica di 18 mesi per doping, dopo essere risultato positivo al testosterone. Un episodio che avrebbe potuto segnare la fine anticipata della sua carriera.
Eppure, come in ogni favola, il lieto fine può ancora arrivare. La storia di Pogba è ancora tutta da scrivere. Ora, a 32 anni, è pronto per un nuovo capitolo. Riparte dal Monaco e dalla sua Francia, quella stessa nazione che lo ha sempre supportato e che potrebbe dargli la tranquillità necessaria per tornare a essere il giocatore che incantava i campi di mezza Europa.
Pogba e il Monaco, tra lacrime e voglia di ripartire: l’alba di un nuovo inizio
Dopo le difficoltà, anche quelle più buie, arriva sempre un raggio di speranza. Questo è il caso di Pogba. Il Monaco, squadra che ha deciso di dargli una nuova chance, rappresenta per lui l’alba di un nuovo inizio.
Il francese, che in passato ha confessato di essersi sentito “abbandonato“, è pronto a ripartire. Ha firmato un contratto biennale con il club, valido fino al 30 giugno 2027. I dettagli economici dell’accordo non sono stati resi noti.
Ciò che conta di più per Pogba, al di là dei soldi, è la voglia di superare il periodo più difficile della sua vita e di ripartire per l’ennesima volta . Le lacrime versate durante la firma del contratto raccontano più di mille parole. Un lungo sfogo, un modo per liberarsi di tutte le emozioni accumulate nel corso dell’anno e mezzo di squalifica.
Le uniche parole che ha rivolto alla dirigenza del Monaco sono state: “Grazie per la fiducia”. Quella stessa fiducia che, forse, gli è mancata in molte occasioni. Ora, a 32 anni, per Pogba potrebbe davvero essere “the last dance”. Il Monaco, con la tranquillità di casa, potrebbe offrirgli il palcoscenico perfetto per divertirsi ancora e far divertire chi l’ha sempre sostenuto.
L’obiettivo di Pogba ora è chiaro: tornare a vestire la maglia della sua nazionale, quella che porta nel cuore. Un desiderio che vuole regalare al suo popolo, ma anche a se stesso, per regalarsi l’ultima gioia della sua carriera. Perché la fine non è ancora arrivata. Perchè questa è solo l’alba di un nuovo inizio. Bentornato, Paul Pogba.
