È già tempo di tornare al lavoro in casa Juventus, dentro e fuori dal campo. La squadra di Igor Tudor, che ha chiuso al quarto posto in Serie A, si ritroverà il 2 giugno per prepararsi al meglio prima di volare negli Stati Uniti per disputare il Mondiale per Club. Sarà probabilmente, salvo clamorosi colpi di scena, l’ultima esperienza dell’allenatore croato sulla panchina bianconera. L’ufficialità della sua presenza al Mondiale per Club è arrivata solo nel post-partita di Venezia-Juventus e questo fa pensare che la sua avventura con la Juventus è giunta al capolinea.
La Juventus, dunque, inizia a guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo allenatore, da cui ripartire per costruire un progetto vincente in Italia e, magari, anche in Europa. In questa stagione, il progetto Thiago Motta — inizialmente pensato per rilanciare la squadra — si è arenato dopo pochi mesi. Tudor, subentrato al suo posto, ha semplicemente centrato l’obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League.
Anche sul fronte dirigenziale regna l’incertezza. Si salva solo Giorgio Chiellini, nominato da Elkann come Head of Football Institutional Relations. L’ex difensore sarà l’unico punto fermo, con un ruolo chiave di collegamento tra dirigenza e squadra, per trasmettere i valori storici del club. Lo stesso Giuntoli, nonostante sia già al lavoro sul mercato, non ha garanzie sul proprio futuro alla Juventus.
Vlahovic come Chiesa: addio tra le polemiche
Tanti giocatori potrebbero lasciare la Juventus nella prossima finestra di calciomercato. Il nome più vicino all’addio è Dusan Vlahovic, salvo clamorosi ribaltoni. Arrivato dalla Fiorentina nel gennaio 2022 per 70 milioni più 10 di bonus, l’attaccante serbo non è mai riuscito a esprimere appieno il suo potenziale. Dopo un avvio promettente, il numero 9 bianconero ha disatteso le aspettative di tifosi e dirigenza.
Il divorzio tra Vlahovic e la Juventus sembra ormai segnato, e non senza polemiche. In un video circolato sui social, il serbo ha risposto stizzito a un tifoso che gli chiedeva se sarebbe rimasto: “Non dovete chiederlo a me”.
Un addio che ricorda quello di Federico Chiesa, anch’egli arrivato dalla Fiorentina con grandi aspettative, in parte disattese a causa del grave infortunio al crociato. Da quel momento, Chiesa ha subito numerosi stop e un netto calo di rendimento. Il mancato rinnovo e il rapporto freddo con Thiago Motta lo hanno portato all’addio, destinazione Liverpool, dove però non è riuscito a imporsi.
Giuntoli tenta Osimhen: quell’amore nato a Napoli che non è mai finito
La Juventus dovrà rifondare l’attacco. Con Vlahovic in partenza, Kolo Muani che non dovrebbe essere riscattato e Milik già svincolato, il reparto offensivo è da ricostruire. La prima opzione sul taccuino di Giuntoli è Victor Osimhen.
Il legame tra Giuntoli e Osimhen risale ai tempi di Napoli, dove il dirigente ha fortemente voluto il centravanti nigeriano. Con 31 gol nella stagione dello Scudetto e 17 in quella successiva, Osimhen è stato determinante per lo scudetto dei partenopei. Dopo l’arrivo di Antonio Conte a Napoli, il giocatore è stato escluso dal progetto tecnico e ha chiuso la stagione in prestito al Galatasaray, dove ha totalizzato 36 reti in 40 presenze e vinto il campionato turco.
Il 30 giugno farà rientro a Napoli, ma non per restarci. il club è aperto a trattative. La Juventus ha già mostrato interesse, ma la trattativa è complicata. Il Napoli avrebbe declinato la prima offerta dei bianconeri, da circa 45-50 milioni. Il giocatore nel suo contratto ha una clausola da 75 milioni valevole solo per l’estero, ma il presidente dei partenopei De Laurentiis non vorrebbe scendere sotto i 70. Ciò che però in realtà fa titubare la dirigenza bianconera è l’ingaggio. Osimhen attualmente percepisce 11 milioni netti l’anno, cifre non alla portata della Vecchia Signora, sebbene gli sgravi fiscali provenienti dal decreti crescita potrebbero aiutare.
Nelle ultime settimane erano uscite voci anche di un possible scambio con Yildiz, più conguaglio. La Juventus ha però deciso di puntare forte sul giovane turco, a cui ha affidato la maglia numero 10. Nel frattempo, secondo Tuttosport, Osimhen e il suo entourage avrebbero raggiunto un accordo con l’Al-Hilal, che offrirebbe 30 milioni netti a stagione per tre anni. Una proposta difficile da pareggiare per la Juventus, che starebbe già valutando alternative.
Juventus contro Arsenal e Arabia Saudita: quel sogno chiamato Gyökeres…
In caso di mancato accordo per Osimhen, la Juventus potrebbe virare su altro Victor, Viktor Gyökeres, attaccante svedese dello Sporting Lisbona. Il numero 9 del club portoghese è il sogno di Giuntoli, che farebbe follie per portarlo in bianconero. Con 52 gol in 54 presenze stagionali, il giocatore ha attirato l’attenzione di diversi top club europei. L’Arsenal è in prima fila, e secondo alcune fonti avrebbe già inviato emissari a Lisbona.
La stagione dell’attaccante svedese, attualmente in forza allo Sporting Lisbona, è a dir poco sensazionale. I gol dello svedese sono stati 52 in 54 presenze con il club portoghese, quasi un gol a partita. Oltre ai gol ciò che ha stupito è la sua prestanza fisica, unita a una grande tecnica. Forte di testa, veloce, abile a inserirsi in area di rigore e a giocare palla a terra, queste le caratteristiche dello svedese, unite al saper fare gol in ogni modo.
La concorrenza per acquistarlo è spietata. Su di lui spicca l’interesse dell’Arsenal, che farebbe follie pur di portarlo a Londra per rafforzare il suo reparto offensivo. Da quanto riportato dal sito tuttomercatoweb.com, i gunners si direbbero pronti a chiudere, con addirittura gli emissari del club che si troverebbero a Lisbona per chiudere la trattativa. Da monitorare la situazione relativa ai club arabi, che sarebbero pronti a riempire di soldi il bomber svedese. La volontà del giocatore sarebbe quella di rimanere in Europa e puntare a un top club assoluto per giocarsi le sue carte anche in Champions League.
Nonostante la clausola da 100 milioni, nessun club sembrerebbe interessato a usufruire di questa opzione. Sembrerebbe più probabile che lo Sporting lo ceda per una cifra attorno ai 70 milioni. A differenza di Osimhen, l’ingaggio di Gyökeres – pari a 2,4 milioni l’anno – è più sostenibile. La Juventus monitora anche altri profili, ma lo svedese è tra i nomi principali. Più defilato Jonathan David, vicino a un trasferimento al Napoli.
Allenatore Juventus: il possibile ritorno di Conte tra gioie e dolori
Con l’addio di Tudor dopo il Mondiale per Club, la Juventus valuta a chi affidare le chiavi della panchina dell’Allianz Stadium. Le voci su un possibile ritorno di Antonio Conte si fanno sempre più insistenti.
Per Conte si tratterebbe del terzo ritorno in bianconero. Approda alla Juventus per la prima volta come giocatore, vestendo la maglia della Juventus dal 1991 al 2004. Con la Vecchia Signora in quella esperienza arrivano le gioie più belle della sua carriera da calciatore.
Vince tutto, compresa la Champions League del 1996, in finale contro l’Ajax all’Olimpico di Roma. In quello stesso anno, complice l’addio del compianto Gianluca Vialli, diviene capitano della Juventus fino al 2001, quando la fascia di capitano passa sul braccio di Alessandro Del Piero.
Torna alla Juventus nel 2011 e dà il via al ciclo vincente del club bianconero. I primi 3 scudetti – dei 9 complessivi- portano la sua firma come allenatore. É l’artefice del record, tutt’oggi imbattuto a livello europeo, dei 102 punti conquistati
Arrivano i dolori, non per lui, ma per i tifosi della Juventus. In quella stessa stagione, per puntare a quel record storico, viene eliminato dal Benfica in semifinale di Europa League, scelta non approvata dai tifosi, che già pregustavano la finale all’Allianz Stadium. Il dolore più grande per il popolo bianconero arriva il 14 luglio 2014. Antonio Conte, complice alcune divergenze sul mercato e un rapporto sempre più incrinato sulla società, decide di annunciare le sue dimissioni in pieno ritiro estivo.
Oggi il contesto è cambiato. Il Napoli, con cui ha vinto il campionato, proverà a trattenerlo, ma la Juventus rimane vigile. In caso di mancato accordo con Conte, il club potrebbe virare su Gian Piero Gasperini, che avrebbe comunicato l’intenzione di chiudere la sua esperienza all’Atalanta. Anche la Roma, però, è interessata al tecnico.
