Caso Prisma, svolta vicina: Juventus e dirigenti chiedono il patteggiamento

L’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus potrebbe chiudersi con i patteggiamenti chiesti da Agnelli, Nedved, Paratici e altri dirigenti. I legali offrono risarcimenti, il Gup si esprimerà a settembre: si va verso una svolta decisiva.

Redazione Stile Juventus
3 min di lettura

Una delle inchieste più complesse e discusse del calcio italiano contemporaneo si avvia verso un possibile epilogo. Il caso Prisma, che coinvolge la Juventus e alcuni suoi ex vertici per una serie di reati legati alla gestione finanziaria e alle plusvalenze, potrebbe chiudersi prima della fine dell’anno. Nell’udienza tenutasi questa mattina presso il Tribunale di Roma, i legali del club bianconero e degli ex dirigenti hanno formalizzato le richieste di patteggiamento, aprendo la strada a una definizione extragiudiziale del procedimento.

Le richieste di pena: Agnelli, Nedved, Paratici e gli altri

Nel dettaglio, è stato chiesto il patteggiamento a 1 anno e 9 mesi di reclusione (con pena sospesa) per l’ex presidente Andrea Agnelli. Per Pavel Nedved, allora vicepresidente, la richiesta è di 1 anno e 2 mesi. Fabio Paratici e Cesare Gabasio potrebbero patteggiare per 1 anno e 6 mesi, mentre per Stefano Cerrato, ex Chief Financial Officer, la proposta è di un anno. Per Maurizio Arrivabene, invece, è stato richiesto il non luogo a procedere, con l’archiviazione delle accuse a suo carico.

I reati contestati e il nodo risarcimenti

L’inchiesta – condotta dai pubblici ministeri Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano – ipotizza i reati di manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali da parte di società quotate, dichiarazioni fraudolente mediante uso di documenti inesistenti e ostacolo agli organi di vigilanza. Un impianto accusatorio pesante, che ha retto finora il vaglio preliminare.

Gli imputati hanno manifestato la disponibilità a risarcire la Consob e a trattare le richieste delle circa 200 parti civili che si sono costituite nel procedimento. Una mossa che potrebbe facilitare il giudizio favorevole del Gup Anna Maria Gavoni, chiamata a pronunciarsi sulla validità delle proposte di patteggiamento.

22 settembre: il giorno della verità

La data da cerchiare in rosso è quella del 22 settembre. In quel giorno, la giudice Gavoni deciderà se accettare gli accordi proposti dalle difese o se rinviare gli imputati a giudizio con rito ordinario.

Se il patteggiamento verrà accolto, il caso Prisma potrebbe chiudersi nel giro di poche settimane, mettendo un punto fermo su una vicenda che ha scosso in profondità il calcio italiano e lasciato cicatrici anche al di fuori del campo.

Un epilogo vicino per una vicenda lunga anni

Quella che sembrava essere un’inchiesta destinata a protrarsi per anni potrebbe dunque trovare una via d’uscita più rapida. La Juventus, nel frattempo, prova a guardare avanti. Ma la memoria collettiva del calcio italiano conserverà a lungo il segno lasciato dal caso Prisma.

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