Juventus, Giuntoli ci prova: il Chelsea fermo su Veiga

La Juventus lavora per sistemare la questione Veiga, con Giuntoli che prova a trovare la soluzione migliore: i contatti non si sono mai interroti ma il Chelsea continua a stare fermo sulla richiesta avanzata ai vertici bianconeri

Redazione Stile Juventus
3 min di lettura

La Juventus continua a registrare indiscrezioni di calciomercato. I bianconeri, attesi nell’ultimo match decisivo contro il Venezia, attraverso i propri vertici stanno lavorando per capire e valutare quale sarà il futuro dei nuovi arrivati, la maggior parte giunti a Torino con il diritto di riscatto. Una formula che tuttavia non appartiene all’operazione Veiga, giunto alla Continassa in prestito secco.

Il giovane portoghese non è dispiaciuto alla società, quest’ultima decisa a trattenerlo almeno un altro anno. La problematica sta nella formula poiché la volontà del Chelsea è di cedere definitivamente il giocatore, che registra già diverse richieste di mercato. Il prezzo chiesto dai Blues si avvicina ai 50 milioni di euro, come più volte riportato da Tuttosport. Una cifra ad oggi impossibile per i bianconeri in virtù soprattutto di come si è poi instradata la stagione.

L’idea di Giuntoli potrebbe essere quella, come anticipato, di richiedere un nuovo prestito con la speranza di comprare definitivamente il cartellino di Veiga nel giugno 2026. Secondo quanto riportato da Sportitalia, i contatti tra la Juventus e il Chelsea non si sarebbero mai interrotti, restando tuttavia interlocutori. Bisognerà capire a fine prestito ufficiale se il club inglese proverà a tendere una mano a giuntoli e dirigenza.

Juventus, Veiga ed il cambio panchina

La stagione della Juventus non ha registrato le aspettative riposte a fine stagione. Nessuno, nemmeno la società, avrebbe pensato di dover dimettere Motta a metà campionato con i bianconeri che hanno rischiato di cadere a picco. Ecco perché molte delle operazioni di mercato dipenderanno da come concluderà la stagione la squadra di Tudor e, non in ultimo, anche dal cambio panchina.

Infatti, qualificazione in Champions o no, la figura del tecnico croato resta al centro, una presenza dalla quale potrebbe paradossalmente dipendere anche il futuro di Veiga. Appurato che il portoghese costi troppo per le tasche bianconere, prima che Giuntoli e dirigenza riflettano su questo aspetto, un ruolo chiave l’avrà anche la questione panchina ovvero quanto l’allenatore voglia puntare sul difensore classe 2003.

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