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Perché la Juventus volerà a Napoli solo il giorno della partita

4 min di lettura

La Juventus cambia routine e vola a Napoli solo il giorno della partita: una scelta strategica per evitare tensioni e gestire al meglio un calendario carico di impegni.

La quattordicesima giornata di Serie A accende i riflettori sul Maradona, dove Napoli e Juventus si ritroveranno una di fronte all’altra in una sfida che, per storia e rivalità, non ha bisogno di spiegazioni. Eppure, nella lunga vigilia della partita, a far discutere è stata soprattutto la scelta dei bianconeri: partire da Torino soltanto domenica mattina, rinunciando al ritiro e alla tradizionale notte trascorsa nella città della trasferta. Una decisione che sorprende, considerando anche che alla vigilia parlerà Luciano Spalletti, mentre Antonio Conte, come già accaduto nei momenti di calendario più congestionati, ha deciso di non presentarsi in conferenza stampa.

Trasferta in giornata: la strategia bianconera

La Juventus ha scelto un approccio in controtendenza rispetto alla prassi. Nessun trasferimento il sabato, nessuna notte trascorsa insieme per isolare la squadra e introdurla al clima prepartita. Sarà tutto molto più rapido: ritrovo domenica mattina, volo privato verso Napoli e arrivo poche ore prima del calcio d’inizio. Una trasferta lampo, calibrata nei minimi dettagli, che trasmette un messaggio chiaro: ridurre al minimo ogni possibile distrazione.

Niente ritiro, nemmeno al J Hotel

La scelta più sorprendente, tuttavia, non riguarda soltanto l’arrivo last minute in Campania. È lo stesso ritiro ad essere stato eliminato. I calciatori bianconeri trascorreranno la notte precedente nelle rispettive abitazioni, senza il ritrovo al J Hotel che avrebbe comunque permesso di mantenere un contesto controllato. Una decisione che racconta molto della strategia condivisa tra dirigenza e staff tecnico: evitare situazioni potenzialmente rumorose o destabilizzanti, soprattutto in una delle piazze più calde d’Italia.

Rivalità, ambiente e storia: i motivi dietro la scelta

La Juventus conosce bene quanto possa essere intenso il clima che circonda certe sfide a Napoli. In passato non sono mancate notti insonni, condite da cori, fuochi d’artificio, presenze rumorose sotto gli hotel. Elementi che possono incidere sulla qualità della preparazione, soprattutto quando il calendario stagionale lascia poco margine per recuperare energie fisiche e mentali. Ridurre il tempo trascorso a Napoli significa dunque disinnescare in anticipo qualsiasi scenario extra-campo, permettendo ai giocatori di vivere una vigilia serena e lontana dalle tensioni ambientali.

Un calendario che non lascia respiro

La scelta è anche figlia dei ritmi con cui la Juventus sta affrontando questa fase della stagione. Dopo il big match del Maradona, i bianconeri avranno già un nuovo impegno decisivo in Champions League contro il Pafos, seguito da un’altra trasferta complessa, quella di Bologna. Viaggiare meno e riposare di più diventa così una risorsa preziosa, forse l’unica possibile per attraversare una settimana che può indirizzare in modo netto la stagione.

Uno scenario preparato nei dettagli

La Juventus, in questo modo, ha definito un percorso che risponde a due obiettivi: proteggere la squadra dal contesto esterno e preservare energie in un periodo congestionato, senza rinunciare alla concentrazione necessaria per uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. Una scelta inusuale, certo. Ma perfettamente logica per un club che conosce bene il peso di certe notti e che vuole arrivare a Napoli con la mente sgombra, pronta a giocarsi tutto sul campo.

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