La serata dello Stadium si è tinta di apprensione alla mezz’ora di Juventus-Cagliari, quando Dusan Vlahovic ha dovuto abbandinare il campo per un infortunio muscolare apparso subito significativo. L’attaccante serbo, schierato titolare dopo il turnover di Bodo, si è fermato bruscamente dopo un’azione personale, lasciando allo sguardo dello stadio un gesto di dolore che non ha bisogno di troppe interpretazioni.
La dinamica dell’infortunio
Il momento chiave è arrivato al 29’, quando Vlahovic ha provato una delle sue progressioni verso l’area. Il tiro in diagonale è stato parato senza difficoltà da Caprile, ma l’impatto con il pallone ha rivelato un problema ben più serio della semplice imprecisione: al momento della conclusione, il serbo ha sentito tirare l’adduttore sinistro e si è immediatamente fermato, consapevole di essersi fatto male.
Il numero 9 ha chiesto il cambio subito, senza nemmeno provare a rimanere in campo. Mentre si avvicinava alla panchina, trattenendo il volto nella maglia, gli occhi lucidi lasciavano poco spazio ai dubbi.
Il dialogo con Spalletti
DAZN ha ricostruito il breve scambio tra Vlahovic e Luciano Spalletti, avvenuto pochi istanti dopo l’uscita. Il tecnico gli ha chiesto cosa fosse successo e il serbo, quasi in lacrime, ha risposto: «Mister, mi sono fatto molto male». Una frase che ha attraversato come un brivido la panchina bianconera.
La preoccupazione si è fatta ancora più concreta nel dopopartita, quando Spalletti ha commentato la dinamica con un’analisi precisa: «Vlahovic si è stirato, sente dolore. Avevo pensato di farlo giocare anche a Bodo, ma ho preferito preservarlo per il Cagliari… poi ha dato quello ‘schiaffo’ alla palla senza prenderla piena, e la gamba è andata a vuoto. Se l’impatto fosse stato pulito non si sarebbe fatto male».
Le prime conseguenze per la Juventus
L’infortunio di Vlahovic cambia le prospettive immediate della Juventus. Gli esami strumentali chiariranno l’entità dello stiramento e i relativi tempi di recupero, ma una certezza già c’è: l’attaccante non sarà disponibile per la gara di Coppa Italia contro l’Udinese.
Difficile anche immaginare un recupero in tempo per la trasferta di Napoli, dove i bianconeri saranno attesi domenica prossima al Maradona. Le sensazioni, per ora, non lasciano spazio all’ottimismo.
La Juventus spera che il problema sia meno grave di quanto apparso in campo, ma l’immagine del serbo che lascia il terreno di gioco quasi in lacrime racconta tutte le paure di una notte che rischia di pesare molto sulla continuità offensiva della squadra.
