La Juventus non sa più cosa significa vincere e far punti. Il derby d’Italia vinto con una perla di Adzic avrebbe dovuto caricare la formazione bianconera verso traguardi ambiziosi. É successo tutto il contrario. Da quel momento è iniziato un film horror per Tudor e la Juventus, con un finale che potrebbe diventare ancor più drammatico. La dirigenza bianconera aveva messo il tecnico croato sulla graticola. Ci si aspettava una reazione che, a dirla tutta, non si è vista.
Quella di questa sera contro la Lazio è stata la prova che la Juventus, come canta Irama, è una squadra senz’anima. Il gol a freddo di Basic, arrivato al 9° minuto, da distanza siderale, spezza gli animi dei bianconeri. Da quel momento gli uomini di Tudor provano a giocare e a recuperare lo svantaggio, senza però azioni pericolose che possano impensierire la squadra biancoceleste.
Sarri batte Tudor, che adesso rischia davvero l’esonero. Quella subita questa sera all’Olimpico è la terza sconfitta di fila, dopo quelle con Como e Real Madrid. La partita di oggi è lo specchio di una squadra che non è un gruppo, ma solo 11 giocatori che giocano per se stessi e non per un obiettivo comune. L’obiettivo quest’anno era tornare a lottare per lo scudetto. Il quarto posto alla Juventus non può essere un traguardo per cui festeggiare.
Tutti bocciati, non si salva nessuno
La partita giocata questa sera dimostra come Tudor non abbia saputo sfruttare le risorse da lui chieste. Oggi all’Olimpico ha messo l’ennesima formazione diversa, sbagliando completamente le scelte. Nessuno è esente da critiche, è una Juventus che viene totalmente bocciata.
Perin fa rimpiangere di Gregorio, difesa sotto esame
La scelta di far giocare Perin tra i pali, dopo una ottima partita di Di Gregorio a Madrid, risulta strana. Il portiere ex Genoa fa rimpiangere l’attuale titolare bianconero. Sul gol, nonostante la deviazione di Gatti, risulta colpevole, in quanto poteva fare di più soprattutto calcolando la distanza notevole dalla quale è partito il tiro.
La difesa, dopo una ottima prestazione contro i blancos, è messa di nuovo sotto accusa. Gatti, autore della deviazione decisiva, non è stato mai decisivo e non ha mai guidato il reparto. Kelly, ammonito, ha mostrato molto nervosismo e paga il fatto di non aver mai tenuto Isaksen sulla sua fascia. Kalulu invece meno bene del solito, con nessuno spunto offensivo e in difesa molto altalenante.

Centrocampo da ricostruire totalmente, fasce a corrente alternata
Il vero problema di questa Juventus è il centrocampo, che andrebbe preso e ricostruito da zero. Oggi la linea mediana bianconera ha mostrato paura e nervosismo, non riuscendo a giocare alla pari con i biancocelesti. Non è un caso che i tre di centrocampo hanno preso tutti il cartellino giallo, sinonimo di poca lucidità e di un eccesso di cattiveria sportiva.
Locatelli, attuale capitano della Juventus, è il simbolo in negativo di questa Juventus. Un giocatore che non riesce mai ad incidere e che mostra segnali di insicurezza quando l’avversario cresce di qualità. Per quanto riguarda Koopmeiners, ormai si è capito che la sua avventura alla Juventus non è mai iniziata e che, anzi, potrebbe finire prima del previsto. L’olandese gioca l’ennesima partita anonima, senza incidere, finendo anche per esser sostituito.
Sulle fasce Conceicao si rivela pericoloso in alcune occasioni, ma in altre cerca sempre la giocata in solitario, dimenticandosi che il calcio è un gioco di squadra e che bisogna passare il pallone. Cambiaso bene in avanti ma in difesa ogni tanto commette delle sbavature. Anche lui, da quando a gennaio scorso ha sentito l’interesse del Manchester City, ha avuto un netto calo nelle prestazioni.
Il doppio attaccante non funziona, le punte ancora a secco di gol
Per quanto riguarda il reparto offensivo sorprende la scelta di Tudor di rinunciare, almeno inizialmente, a Kenan Yildiz e di puntare sul doppio attaccante. La scelta non ha pagato, con David e Vlahovic mai decisivi. Il reparto offensivo bianconero è a secco da 3 partite. Gli ultimi gol sono arrivati contro il Villarreal, grazie alle reti di Gatti e Conceicao. Da allora zero gol contro Como, Real Madrid, oltre alla partita di questa sera contro la Lazio.
L’attaccante canadese aveva anche l’occasione per riscattare la sua stagione ma si fa ipnotizzare da Provedel. Per il giocatore arrivato dal Lille l’unico gol finora realizzato è stato alla prima giornata, nella vittoria per 2-0 contro il Parma.
Vlahovic invece, dopo un inizio di stagione positivo, sta vivendo una fase di involuzione. Anche lui non riesce più a trovare lo specchio della porta. Mostra tanto nervosismo e non riesce a mettere tutta la sua grinta e cattiveria a servizio della causa bianconera.
Yildiz, entrato a partita in corso, non riesce a incidere. Il numero 10 bianconero, come accaduto a Conceicao, cerca la giocata personale, senza successo. Più volte viene raddoppiato e fermato dai difensori della Lazio, abili a contenerlo.
La Juventus ora deve uscire dal tunnel. Bisogna rialzarsi presto. Bisogna tornare a vincere. Prima di tutto però, bisogna trovare lo spirito e ricompattare un ambiente che sembra ormai distrutto.

