Dopo 5 pareggi si chiedeva alla Juventus un cambio di rotta. Non solo non è arrivata la vittoria ma, al Sinigaglia di Como, i bianconeri di Igor Tudor escono sconfitti contro i padroni di casa. 2-0 il risultato finale in favore dei ragazzi di Cesc Fabregas. La Juventus entra in campo senza stimoli, e il risultato è quello che ha mostrato il campo.
Dopo soli 4 minuti arriva il gol del vantaggio di Kempf che, sugli sviluppi di calcio d’angolo, riesce a trafiggere Di Gregorio, portando i suoi in vantaggio. Da quel momento la Juventus inizia a non crederci più, segnando la sua resa. Nonostante le tante occasioni create, manca la cattiveria agonistica, con i bianconeri mai con la testa in partita. Troppi errori in fase di disimpegno, impostazione e conclusione, sintomo che manca tranquillità, e forse anche qualità.
Il gol di Nico Paz, al minuto 79, fa crollare la Juventus nuovamente in un buco nero, da cui uscirne, adesso, è ancora più difficile. Quest’anno l’obiettivo dichiarato era tornare a lottare per lo scudetto. Questo inizio di campionato dice tutt’altro. La squadra di Tudor è stata costruita male sin dall’anno scorso, con Comolli che non ha potuto lavorare al meglio poiché pagava gli errori di Giuntoli.
Di Gregorio bocciato, difesa traballante senza Bremer
La difesa, che da sempre è stata il vero punto di forza della Juventus, ora traballa. Si sente che manca un difensore di spessore come Bremer, ancora fermo ai box. Oggi Rugani, Kelly e Gatti non sono riusciti a in nessun modo a contrastare le offensive del Como, che entrava troppo facilmente in area di rigore, creando spesso pericoli. Il mercato dovrà portare sicuramente innesti. La Juventus ha bisogno di un difensore solido, affidabile, ma che soprattutto non faccia rimpiangere Bremer.
Di Gregorio è bocciato. Nonostante qualche bella parata e la non colpa sui gol, dimostra di non essere un portiere da Juventus. L’ex Monza non dona sicurezza e tranquillità a un reparto che in questo momento ha bisogno di certezze. Il primo gol, preso su calcio d’angolo, dimostra tutta la disattenzione bianconera in queste situazione. Il secondo gol invece è una autentica magia di Nico Paz, dove Di Gregorio non può far nulla.
Centrocampo da rifare: si salva solo Thuram, Koopmeiners e Locatelli da recuperare
I tempi in cui la Juventus poteva vantare i migliori centrocampisti del pianeta sono un lontano ricordo. Oggi i bianconeri si devono accontentare di Thuram, unico a salvarsi da una prestazione totalmente insufficiente a centrocampo. Le sue incursioni e i suoi ribaltamenti di fronte sono come una goccia d’acqua del deserto, che cade ma non fiorisce. Da solo ha provato a costruire qualcosa, ma il calcio si gioca 11 contro 11.
Discorso inverso per Koopmeiners e Locatelli. Il primo, acquistato per 58 milioni di euro, non riesce ancora ad incidere, dopo la scorsa stagione deludente. Oggi forse meglio delle altre partite. Sente la pressione di dover dimostrare qualcosa, pena l’addio alla Juventus già nel mercato di gennaio. Qualche buona incursione, alcune giocate e qualche tiro. Ha provato anche a colpire di testa, ma il tiro è stato troppo debole e facile preda di Butez. Aveva anche servito l’assist per il possibile 1-1 siglato da David, peccato che fosse partito in posizione di fuorigioco.
Locatelli invece non riesce a incidere. Per anni i capitani bianconeri erano sinonimo sia di attaccamento alla maglia, ma soprattutto di forza e qualità in campo. Del Piero, Buffon e Chiellini sono solo gli ultimi nomi di questa lista. Oggi per l’ex Milan e Sassuolo manca la qualità. Alterna buone partite ad altre totalmente nell’anonimato. Contro il Como si è visto più per le discussioni con l’arbitro Ayroldi che per le giocate in campo. Passaggi semplici, per lo più in orizzontale, e a volte anche sbagliati. Ha provato una volta il tiro, ma il pallone, colpito in maniera scoordinata, finisce alto

David e Vlahovic non riescono a essere incisivi: il problema è il gioco bianconero
La Juventus un problema in attacco, un po’ come la Roma con Artem Dovbyk. Nel corso degli ultimi anni si pensava fosse Dusan Vlahovic, ma la storia narra che non è così. Oggi, contro il Como, con Vlahovic entrato solamente dalla panchina, per provare a ribaltare il match, si è capito ancora una volta come la causa di questa scarsità di gol non siano le punte, ma il gioco bianconero.
David oggi era anche riuscito a gonfiare la rete per il gol del potenziale 1-1. A vanificare tutto è la posizione di Koopmeiners, autore Prova più volte a far prevalere il suo strapotere fisico, ma non riesce mai a rendersi pericoloso.
Nico Paz surclassa Yildiz: il duello lo vince lo spagnolo
Como-Juventus è stata anche la sfida tra Nico Paz e Kenan Yildiz. A vincere questo duello è lo spagnolo dei padroni di casa. Il Sinigaglia, suo palcoscenico da ormai due stagioni, è ormai tutto ai suoi piedi. Le sue giocate incantano, ogni passo, ogni passaggio e ogni finalizzazione è scandita dagli applausi della sua gente. Anche oggi porta a casa un ricco bottino, con un gol e un assist. La sua partita da 9 in pagella si apre con un assist a referto per Kempf, dagli sviluppi del corner.
Dopo aver disegnato calcio, al 79′ arriva la sua gioia personale. Con una bellissima parabola a giro trova il gol del definitivo 2-0, che manda in estasi il popolo comasco. Il Real Madrid, che lo osserva da lontano in attesa di riportarlo a casa l’estate prossima, starà sicuramente già pensando a come utilizzarlo in mezzo a una squadra ricca di stelle, in cui sta sbocciando sempre di più anche questo talento.
Yildiz invece, che oggi doveva dimostrare tutta la sua classe in questo duello, è stato letteralmente surclassato. Il numero 10 bianconero ha perso totalmente, sia dal punto di vista del risultato che della classe. Oggi è apparso molto nervoso, incapace di essere incisivo e non brillante come al solito. La marcatura dei difensori del Como è stata asfissiante, ma lui avrebbe dovuto, con la sua classe e la sua intelligenza calcistica, trovare delle soluzioni per arginare il problema. Ne è uscito dunque un duello dove lo spagnolo non ha avuto nemmeno il brivido della sfida, vinta già dopo pochi minuti grazie al suo assist propiziatorio per il gol di Kempf.
La Juventus ora è chiamata a rialzarsi. La posizione in classifica è preoccupante e quest’anno la lotta per entrare in Champions League è più agguerrita che mai. Serve un cambio di rotta, da subito, altrimenti i bianconeri rischiano di restare fuori dall’Europa che conta.