Pogba torna a parlare della Juventus: “Agnelli e Chiellini mi scrivevano, ci sono cose che non mi sono piaciute “

Paul Pogba si è presentato al Monaco nel corso della conferenza stampa: tanti i riferimenti al suo passato e alle difficoltà affrontate dopo l'addio alla Juventus

Francesca Rofrano
3 min di lettura

Dopo la lunga squalifica per doping, Paul Pogba torna a giocare in Europa e lo fa abbracciando la causa del Monaco che gli ha offerto un contratto biennale da 4 milioni, 2 a stagione, un modo per ricominciare dopo aver detto addio alla Juventus nel 2024. Nel corso della sua presentazione nel suo nuovo club, il calciatore francese ha alleggerito le parole utilizzate qualche giorno fa nel parlare del suo periodo difficile, pur sottolineando la mancanza di tatto da parte di alcune persone all’interno dell’organico bianconero.

Pogba ha detto: “Ho sempre amato e sempre amerò la Juventus. Questo club mi ha aiutato a diventare ciò che sono oggi. Sono successe tante cose e alcune persone hanno la loro maniera di fare alcune cose. Ci sono situazioni che mi sono piaciute e altre che non ho gradito. Non mancherò mai di rispetto al club. Oggi sono felice e penso che anche loro lo siano. Dobbiamo andare avanti senza fare guerre“.

Poi Paul Pogba ha parlato di chi gli è stato vicino nel periodo di buio: “Agnelli mi mandava messaggi e mi chiamavo e questo io lo chiamo supporto. Quando non ricevi chiamate da persone che sono nel club, non lo senti questo supporto. Non dico che è il modo sbagliato di fare le cose, ma una maniera diversa. Anche Chiellini, che è arrivato dopo, mi ha mandato messaggi e così hanno fatto altri giocatori bianconeri”.

Pogba e il sogno di giocare in Nazionale

Paul Pogba ha poi commentato anche il suo desiderio di tornare a giocare per la Nazionale francese :”Un anno fa ho detto che non ero morto ed il mio sogno è quello di vedere i miei figli festeggiare un gol con la “dab”. Oggi devo pensare al futuro e non al passato. Ho anche sentito Deschamps e mi ha detto che il mio arrivo a Monaco è una bella cosa. È normale voler giocare in Nazionale, ma ci sono delle tappe da rispettare e il posto va meritato. La Francia ha un grande gruppo, dipende da me”.

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