Kostic, da esubero a titolare: Spalletti lo rilancia in Juve-Sporting, la Champions segna la sua rinascita

Il serbo ritrova la fascia sinistra e la fiducia del tecnico: Spalletti punta sulla solidità e riparte dalle certezze. Contro lo Sporting, la Juve si affida al suo mancino per volare negli ottavi.

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Luciano Spalletti ha scelto la via della solidità, quella che spesso fa la differenza nelle notti europee. Contro lo Sporting Lisbona, in una sfida che può indirizzare il cammino della Juventus in Champions League, il tecnico toscano ha deciso di affidarsi a un sistema fluido ma compatto, con un centrocampo denso e due esterni pronti a garantire continuità sulle corsie.

In mezzo, Manuel Locatelli sarà ancora una volta il cervello del gioco: il capitano bianconero dovrà dettare i tempi e mantenere il controllo del possesso. Ai suoi lati, spazio alla potenza e agli inserimenti di Weston McKennie e Khéphren Thuram, chiamati a un doppio compito: schermare il reparto difensivo e inserirsi tra le linee per creare superiorità numerica.

Sulle fasce, invece, arrivano le scelte più significative. A destra Andrea Cambiaso, sempre più affidabile e duttile; a sinistra, la conferma più attesa: Filip Kostic torna titolare in Champions.

La rinascita del serbo: da esubero a protagonista

Quella di Kostic è una storia di riscatto. Fino a poche settimane fa sembrava ai margini del progetto bianconero, chiuso dalle scelte tecniche di Thiago Motta prima e di Igor Tudor poi. Con l’arrivo di Spalletti, tutto è cambiato. Il tecnico di Certaldo, che già lo stimava dai tempi del Napoli, ha voluto restituirgli fiducia, e il serbo l’ha ripagata con prestazioni di sostanza e un gol importante contro la Cremonese.

Quella rete ha segnato un punto di svolta: Kostic è tornato a essere un titolare vero, un esterno capace di spaccare le partite con la sua velocità e il suo piede sinistro educato. La sua presenza dal primo minuto contro lo Sporting non è solo una scelta tattica, ma un messaggio: la Juventus ritrova un’arma che aveva dimenticato.

Il nuovo equilibrio bianconero

Con Kostic e Cambiaso ai lati, Spalletti ha trovato il mix giusto di ampiezza e copertura. L’idea è chiara: dare sostegno costante ai tre di centrocampo, ma anche spinta offensiva per servire Vlahovic o Yildiz, pronti a colpire in area. La Juventus arriva a questa gara decisiva con una squadra più bilanciata, più compatta, e con giocatori che hanno ritrovato fiducia.

Da esubero a titolare, da dubbio a certezza: Filip Kostic si riprende la scena europea nel momento più importante. E per Spalletti, che ne ha fatto un simbolo della sua nuova Juventus, è la conferma che il lavoro sulla mentalità sta già dando i suoi frutti.

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