Una serata da incorniciare per la Juventus quella andata in scena ieri contro il Wydad. I bianconeri si sono imposti con un netto 4-1, confermando la crescita del gruppo guidato da Igor Tudor, apparso molto soddisfatto al termine della gara. In conferenza stampa, il tecnico croato ha tracciato un bilancio della partita e ha parlato a lungo anche di mercato e dei singoli, a partire da uno dei talenti più chiacchierati del momento: Kenan Yildiz.
Yildiz, la certezza bianconera
Proprio su Yildiz, Tudor non ha nascosto l’ammirazione per la mentalità e la voglia di emergere del giovane turco: “Kenan ama il calcio e vuole sempre giocare. Ha corsa, idee e una mentalità da grande. La chiave è tutta nella testa. Ha qualità, corre e fatica come un centrocampista e in più è un ottimo ragazzo. Deciderà lui dove potrà arrivare. Timore per un assalto dei top club? Può succedere, ma è ancora giovane“.
Un messaggio chiaro, che sa tanto di investimento sul futuro. E non a caso, lo stesso Tudor ha ribadito: “Un club come la Juventus non deve cedere i suoi migliori giocatori“. Parole che suonano come un avvertimento anche in chiave mercato estivo: la Juve vuole costruire, non smantellare.
Tornando alla vittoria contro il Wydad, Tudor ha voluto sottolineare la prestazione della squadra: “Faccio i complimenti ai ragazzi. Nel calcio nulla è scontato. Abbiamo giocato con serietà e qualità, senza commettere errori. Non è stata una partita così semplice come può sembrare dal risultato. Abbiamo spinto tanto e segnato molto, con merito. Non so dire a che percentuale siamo: una squadra è un organismo vivo, bisogna essere costanti e continuare a giocare come si deve”.
Manchester City, primo test vero
Guardando ai prossimi impegni, l’attenzione si sposta ora sulla sfida con il Manchester City, un test di altissimo livello: “Sarà una bella partita. Siamo due squadre diverse per ritmo e caratteristiche. Dovremo gestire anche il fattore umidità: oggi abbiamo giocato alle 12, contro il City sarà alle 15. Servirà recuperare bene e valutare chi far riposare e chi mandare in campo. Sarà comunque una sfida importante contro una squadra di livello mondiale”.
Infine, un passaggio su Dusan Vlahovic, autore di una prova positiva: “È entrato con la testa giusta, ha lottato e giocato per la squadra. Bello anche il gesto di Locatelli, che gli ha concesso di andare sul dischetto: da attaccante ci teneva a segnare”. Una Juve, insomma, che cresce di partita in partita. E con Tudor in panchina, i segnali — dentro e fuori dal campo — sembrano decisamente incoraggianti.