“La visita a Trump? È stato strano quando ha iniziato a parlare di Iran. Ci hanno detto di andare e non avevamo altra scelta”. A qualche ora dal discusso incontro, oggetto talvolta di critiche, che ha registrato una delegazione della Juventus alla Stanza Ovale, Weah ha così commentato l’incontro con il presidente degli Stati Uniti: “‘Andare alla Casa Bianca è stata un’esperienza entusiasmante, è meraviglioso. Ma io non sono interessato alla politica, non è stato poi così emozionante”.
Weah ha poi sottolineato come ricevere tale notizia, ovvero di doversi presentare al cospetto di Trump, abbia spiazzato lui e i compagni: “È stato un po’ strano e sono rimasto sorpreso. Io voglio solo giocare a pallone”. Tuttavia, il momento più imbarazzante è arrivato quando il presidente ha rivolto ai giocatori una domanda sulle donne transgender nello sport, ricevendo solo il commento del direttore Comolli, l’unico a rispondere.
Le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista della Juventus al The Athletic raccontano dunque di un incontro non preventivato, una sorta di sorpresa che tuttavia, come risaputo, ha poco a che fare con il calcio. Un’esperienza insolita, criticata anche da una parte della stampa. Il disagio dei giocatori oltretutto è stato visivamente evidente, come d’altronde le faccia sconsolate di Vlahovic e compagni, oggetto di battute sarcastiche anche sul web.
Juventus-Trump, sembra un meme ma non lo è
Sembra un meme ma non lo è. La foto che immortale i giocatori della Juventus nella Stanza Ovale alle spalle di Trump ha fatto presto il giro del mondo, ricevendo differenti reazioni. L’incontro dei bianconeri alla Casa Bianca con il Presidente degli Stati Uniti ha spiazzato non solo i tifosi ma gli stessi presenti, in un clima surreale ben raccontato dalle immagini che stanno scorrendo nei social da diverse ore.
L’incontro che non ti aspetti è accaduto, con un velo di perplessità a fare da sfondo. Come sottolineato dallo stesso Weah la delegazione scelta per approdare alla Casa Bianca è stata scelta direttamente da Comolli e dirigenza. Una sorpresa imbarazzante che forse non ha sortito l’effetto immaginato.