L’ultima fermata è arrivata, mai così decisiva. La Juventus è pronta ad affrontare il Venezia in una gara che vale il futuro. A poco più di 24 ore dal match, Tudor sotto i riflettori è pronto a legittimare il ruolo e l’importanza del suo arrivo nella panchina bianconera. Poco più di due mesi intensi in cui a fare da padrone sono state le tante difficoltà oggettive vissute dalla rosa e dalla stesa società.
Paradossalmente, è proprio il croato ad essere il primo maggior candidato all’addio, indipendentemente dalla conquista o meno di un posto in Champions League, una circostanza assurda per alcuni, comprensibile per altri. Sta di fatto che il Venezia vale un futuro che, tuttavia, potrebbe essere riscritto con l’addio di Tudor, una decisione dei vertici che potrebbe sopraggiungere a prescindere dal risultato stagionale.
Il tecnico della Juventus è sotto i riflettori proprio per questo, con il nome di Conte che continua a caratterizzare il finale di una stagione che seppur incerta continua a muoversi parallelamente in ottica calciomercato. Ma si è davvero sicuri che a prescindere dal quarto posto o meno il tecnico croato lascerà la Continassa? E se un indizio non fa una prova, le circostanze che non convincono sono diverse.
Juventus-Conte, quanto c’è di vero
L’eventuale arrivo di Conte cambia le carte in tavola, o potrebbe cambiarle. Ma quanto c’è di vero nell’indiscrezione di un ritorno del leccese nella panchina bianconera? Sono diversi gli indizi che tuttavia non fanno una vera e propria prova. In primis, l’eventuale addio di Tudor in caso di mancata Champions, una condizione già definita in sede di contratto e conosciuta dal tecnico croato e poi le parole, datate qualche giorno fa, da parte di Giuntoli.

Il ds è stato chiaro a sottolineare come il futuro di Tudor sarà deciso sono a Mondiale per club concluso, quasi ad avallare la notizia che l’indiscrezione relativa ad un interesse verso Conte possa rappresentare una strada veritiera. Infatti, se prima al croato sarebbe bastata la qualificazione in Champions League, con queste parole Giuntoli ha comunque espresso un dubbio, un interrogativo che da quasi un mese circola attorno al futuro della panchina bianconera.
Non è dato sapere, nello specifico, quanto c’è di vero nel probabile arrivo di Conte ma il fatto che la Juventus non spenga del tutto queste voci, specialmente in un momento così decisivo, fa riflettere. Senza contare il fatto che si parla già dell’eventualità del futuro staff che porterebbe alla Continassa l’attuale allenatore del Napoli. Voci che senza una smentita continuano a caratterizzare il misterioso futuro della panchina bianconera.
Juventus, è toto-allenatore
Il toto-allenatore sta caratterizzando l’ultimo mese in casa Juventus, quello più importante. Una strategia per mettere maggior pressione a Tudor o, viceversa, la volontà dei vertici bianconeri di dare un taglio netto al passato, anche a quello più recente? Difficile sapersi, specialmente in un momento in cui conferme o eventuali smentite faticano a giungere, con sullo sfondo diversi nomi in lizza.
Infatti, seppur la prima scelta rimarrebbe Conte, secondo quanto riportato da Tuttosport sono ritornati di moda anche i nomi valutati a marzo, prima che la Juventus optasse per Tudor. Da Mancini, attualmente con un ruolo di consulente alla Sampdoria, fino a Pioli, che sta allenando in Arabia Saudita. E poi c’è sempre Gasperini, anche se quest’ultimo sembrerebbe vicino a suggellare per un’altra stagione la sua presenza alla Dea.
In questo, seppur la Juventus ha dichiarato attraverso Giuntoli che al toto-allenatore ci penserà solo a Mondiale per club concluso, la verità potrebbe di fatto essere un’altra. Infatti, con ogni probabilità, i vertici decideranno chi si siederà in panchina già a partire da metà competizione. Una sorpresa o una conferma scandirà il rinnovamento dei bianconeri sempre più alla ricerca della propria identità.