Durante la sosta per le Nazionali, la Juventus ha preso una decisione drastica, ovvero quella di esonerare anzitempo Thiago Motta per passare la panchina a Igor Tudor, che rimarrà fino al Mondiale per Club; in caso di qualificazione in Champions League, ultimo obiettivo stagionale, allora il suo contratto verrà rinnovato automaticamente per un’ulteriore stagione. Nella mattinata odierna è andata dunque in scena la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico, accompagnato dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli.
È proprio il dirigente ad aver preso per primo la parola, proprio per spiegare le motivazioni della scelta: “Volevo ringraziare Thiago Motta e il suo staff per il grande lavoro svolto. Volevo fare chiarezza sul rapporto con lui: tra noi rimarrà grande stima e confronto quotidiano. Post Firenze ci siamo presi del tempo per riflettere e abbiamo deciso di dare una sterzata per la Juventus. Tudor è stata la scelta immediata, per qualità tecniche e morali. Rimarrà con noi fino al termine della stagione e compreso il Mondiale per Club. Poi ci incontreremo sperando di poter proseguire insieme. Siamo molto fiduciosi”.
Dopodiché, Tudor ha preso la parola: “Volevo salutare tutti e ringraziare il club per questa opportunità e darò tutto per non deludere nessuno. Ho voglia di raggiungere gli obiettivi e credo in questa squadra. Non ci sono scuse, mai fatto nella mia vita. Partiamo così. Dusan Vlahovic ha fatto un bel gesto. È fortissimo e sono felice di allenarlo. Ha tutte le caratteristiche di un grande giocatore. Abbiamo lui e Kolo Muani, chee sono forti. Possono giocare anche insieme”.
Juventus, Tudor: “Il capitano sarà Locatelli, Koopmeiners ha voglia di fare”
Igor Tudor continua il suo intervento: “Yildiz e Koopmeiners sono forti, e quando uno è forte può giocare ovunque. Proverò a trovare le posizioni giuste per farli rendere di più. Si è scelta la strada del cambiamento e con tanti giocatori nuovi e questo può aver rallentato la crescita della squadra. Quando sei alla Juve devi vincere e crescere in fretta. Qui sono cresciuto con la cultura del lavoro di Del Piero, Zidane e Montero ed è quella che voglio trasmettere. Tutti dovranno prendersi le proprie responsabilità, ma Locatelli sarà il capitano, ha le doti giuste”.

E prosegue: “Bisogna lavorare per dare maggiore spensieratezza e dare qualcosa dal punto di vista tattico. Ho giocato con la difesa a 4 e anche a 3. Ho fatto pressing a zona, ma bisogna guardare le caratteristiche della squadra. Sabato spero già di far vedere lo spirito che non deve mancare, ma ci vorranno 2/3 settimane dal punto di vista tattico. Koopmeiners ha tanta voglia di fare e voglio farlo rendere al massimo. Ieri ho fatto una chiacchierata con Lilian Thuram, Khephren è ben educato l’ho incontrato dal Marsiglia. Kolo Muani è fortissimo, ci siamo conosciuti ieri e faremo agire la squadra al meglio“.
Tudor continua sottolineando ciò che si aspetta dai tifosi: “I tifosi sono sempre stati importanti e sono sicuro che ci supporteranno, perché il club si ama. Ci tengono i ragazzi e faremo una bella partita, anche se sarà difficile perché Vieira sta facendo bene. Ci deve essere lavoro di tutto il club, i giocatori sono i grandi protagonisti e devi farli rendere al massimo, ma cuore e appartenenza non bastano, sennò chiami il più grande tifoso e facciamo allenare lui. Spiegare cosa c’era o no non è neanche educato da parte mia. Io mi metto a lavorare e vedremo. Con i calci piazzati si guadagnano punti, e si muove la classifica, dobbiamo lavorare tanto su questo. I giocatori hanno bisogno di positività, poi mettiamo il casco e pedaliamo”.