Nel ritiro tedesco di Herzogenaurach, la nuova Juventus di Igor Tudor prende forma. E al centro dei riflettori c’è Jonathan David, il primo colpo del mercato estivo bianconero. Il tecnico croato non ha dubbi: il canadese sarà una pedina chiave nel nuovo scacchiere offensivo. Non solo come finalizzatore, ma anche come regista avanzato, capace di dettare tempi e spazi nell’ultimo terzo di campo.
Tudor scommette su David: doppio ruolo, doppio impatto
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Tudor sta lavorando su una scommessa duplice: sfruttare sia il fiuto del gol dell’ex Lille, sia la sua capacità di favorire gli inserimenti dei compagni. Nella prima uscita contro la Reggiana, David non ha trovato la rete, ma ha partecipato all’azione dell’1-1 firmato da Francisco Conceicao. Un dettaglio? Per nulla: è lo schema ricorrente negli allenamenti, dove David viene spesso coinvolto per aprire varchi e innescare i fantasisti.
Non è Osimhen
Nelle idee di Tudor, David non è un clone di Osimhen, ma ne eredita alcune caratteristiche: attacco alla profondità, lavoro spalle alla porta, capacità di liberare spazio. Un centravanti moderno, insomma, che gioca anche da “nove e mezzo”, retrocedendo per connettere i reparti e dare continuità alla manovra. Una funzione che potrebbe esaltare il talento di Yildiz, Conceicao e Koopmeiners, principali beneficiari dei suoi movimenti.
La nuova Juve riparte da lui
Determinato, integrato, già protagonista nel gruppo. Jonathan David ha fame di Juve e di reti, ma soprattutto ha il profilo giusto per interpretare la nuova idea di calcio targata Tudor. Con il mercato ancora aperto e Vlahovic in bilico, il canadese si candida a essere l’uomo chiave dell’attacco bianconero. E la Juve, questa volta, non vuole sbagliare puntata.