Alla vigilia della sfida contro lo Sporting CP, la Juventus si prepara a un debutto europeo decisivo per il nuovo corso di Luciano Spalletti. Martedì sera all’Allianz Stadium, i bianconeri andranno a caccia della prima vittoria nella Champions League 2025/26, ma le buone notizie sul fronte infermeria continuano a mancare, soprattutto in difesa.
Kelly ancora in dubbio: lavoro differenziato alla Continassa
Il principale nodo riguarda Lloyd Kelly, fermatosi nell’ultimo allenamento prima di Cremonese-Juventus a causa di un affaticamento muscolare. Il difensore inglese, sempre titolare nelle prime gare stagionali, ha saltato la trasferta dello Zini e domenica 2 novembre ha svolto soltanto lavoro differenziato.
Una situazione che rende la sua presenza contro lo Sporting fortemente in dubbio. Spalletti e lo staff medico bianconero non intendono forzare i tempi: l’obiettivo è evitare ricadute, soprattutto con un calendario intenso alle porte. Nelle prossime ore si capirà se Kelly potrà almeno essere convocato o se verrà lasciato a riposo per recuperare completamente.
Koopmeiners ancora nei tre dietro?
Contro la Cremonese, al posto di Kelly, Spalletti ha sorpreso tutti schierando Teun Koopmeiners come braccetto di sinistra nella difesa a tre. Una mossa inattesa ma efficace: l’ex atalantino, già abituato al ruolo ai tempi dell’AZ, ha garantito ordine, senso tattico e costruzione pulita dal basso.
Il tecnico toscano potrebbe dunque riproporlo in quel ruolo anche in Champions, sfruttandone la duttilità in un momento in cui la rosa difensiva è ridotta all’osso.
Difesa a quattro, ipotesi sempre più concreta
Ma non è escluso che Spalletti decida di cambiare sistema di gioco. Già nella conferenza di presentazione aveva aperto alla possibilità di passare alla difesa a quattro, e l’emergenza attuale potrebbe accelerare i tempi.
Con Bremer e Cabal ancora ai box, i centrali disponibili sono contati. In caso di nuovo assetto, il tecnico bianconero potrebbe affidarsi a Kalulu e Gatti come coppia centrale, con Rugani pronto a subentrare dalla panchina.
Il passaggio al 4-3-3 – modulo che Spalletti predilige – darebbe alla Juventus maggiore equilibrio in costruzione e una migliore copertura sugli esterni, sfruttando anche la spinta di Kostic e Cambiaso.
Le scelte di Spalletti: equilibrio e concretezza
Per il tecnico toscano, la sfida contro lo Sporting sarà un test chiave per definire la nuova identità della Juventus. Con una classifica europea ancora aperta e il morale risollevato dopo Cremona, Spalletti dovrà bilanciare prudenza e coraggio: Kelly resta in dubbio, Koopmeiners pronto al sacrificio, e una difesa da reinventare ancora una volta.
Martedì sera all’Allianz, oltre ai punti, in palio c’è molto di più: la conferma di una Juventus che vuole tornare a credere in se stessa, anche in Europa.

