La Juventus sta lavorando a 360° coinvolgendo nel rinnovo anche la parte dirigenziale. Come da indiscrezioni nel mirino dei bianconeri è finito Comolli, notizia che già da qualche giorno sta caratterizzando la questione mercato. Secondo quanto riportato da Businesspeople.it, il pressing di Elkan nei confronti del manager, in pole alli desideri societari, dipenderebbe in particolare dalla capacità del dirigente, che ha saputo costruire il proprio successo sull’analisi dei dati e l’efficienza.
La volontà della Juventus è quella di dotarsi di figure manageriali in grado di ottimizzare i costi puntando sui giovani, riducendo gli ingaggi e rafforzando contestualmente il brand. Un modus operandi classico di chi conosce bene il campo dei big data e delle strategie finanziarie anche in ottica marketing: l’elemento principale per fare crescere una società fuori e dentro in campo.
Comolli risponde proprio a questo genere di profilo, in virtù delle esperienze di cui il dirigente è stato protagonista nel recente passato. Le cessioni di Elmas al Napoli e Muriqi alla Lazio ne sono l’esempio: acquisti a basso costo rivenduti con profitto. Una strategia che potrebbe risollevare la Juventus, dopo la delusione registrata oramai da diverse stagioni.
Juventus, Comolli vs Giuntoli
Con l’arrivo di Comolli, il primo a saltare potrebbe essere proprio Giuntoli. Ad onor del vero, seppur in extremis, il ds della Juventus è comunque riuscito a perseguire due obiettivi stagionali: ringiovanire la rosa e conquistare la qualificazione in Champions League. Tuttavia, il continuo lavoro di Elkan e dei vertici societari suggeriscono un’insoddisfazione latente.
Infatti, seppur rosa e allenatore occupino una parte primaria in quel che la società si impegnerà a cambiare, anche alcuni aspetti dirigenziali non hanno del tutto convinto. Alcune scelte in ottica mercato si sono rivelate dei veri e propri flop. Un azzardo che la Juventus non può più permettersi, specialmente in un periodo così complesso. Da qui la sensazione che qualcosa, anche in ottica manageriale, potrebbe presto cambiare.