Juventus, Parma nel mirino: Tudor vs Motta, il retroscena da sfatare

La Juventus si prepara al match contro il Parma, con l'obiettivo di portare a casa una vittoria: Tudor vuole sfatare un retroscena, un aneddoto che nella gestione Thiago Motta ha caratterizzato inesorabilmente in negativo l'epilogo delle gare più importanti

Redazione Stile Juventus
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La Juventus si prepara al match contro il Parma, posticipato nel pomeriggio di domani 23 aprile, con un unico obiettivo: mettere a referto tre punti fondamentali per riappropriarsi del quarto posto. Una gara ricca di significato, specialmente dopo la vittoria del Bologna contro l’Inter e il momentaneo, si spera, sorpasso dei rossoblù. Tudor vuole sfatare un retroscena, un aneddoto che nella gestione Thiago Motta ha caratterizzato inesorabilmente l’epilogo delle gare più importanti dei bianconeri.

La Juventus con le spalle al muro non è mai risucita a vincere. Come sottolineato da Calciomercato.com, i bianconeri con Thiago Motta in panchina non hanno mai conquistato punti nei match che contano. Basti pensare, ad esempio, alla gara decisiva contro l’Empoli, in Coppa Italia, o l’Atalanta, per la corsa allo scudetto. Le partite da dentro o fuori si sono sempre rivelate decisive in negativo: un trend che Tudor vuole assolutamente sfatare.

Juventus, palla a Tudor

Il momento più importante della stagione è giunto con la Juventus che dopo il cambio panchina è risucita a rimettersi in corsa per la qualificazione in Champions League. Se solo qualche giorno fa Tudor ha asserito che il match al Tardini non avrebbe rappresentato un incontro decisivo, tutto si è ribaltato.

La vittoria del Bologna e il momentaneo sorpasso con scippo del quarto posto ha rimescolato le carte in tavola, con la Juventus che devoassolutamente vincere poiché contestualmente marcata a stretto anche da Roma e Lazio.

Ora la palla passa a Tudor, nel momento più complesso della stagione. Il croato è arrivato per salvare i bainconeri da morte certa, da un fallimento che rischiava di conteggiare un posto in classifica fuori dall’Europa. La fregatura forse è proprio questa: in così poco tempo al croato non sono concessi errori decisivi. Specialmente nella prossima gara in un Tardini sempre più da dentro o fuori.

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