Juventus, nuova vita ad Yildiz: la strategia di Tudor

Kenan Yildiz potrebbe ritrovare il suo ruolo da 10 alla Juventus grazie ad Igor Tudor: il turco si prepara per tornare a brillare sul palcoscenico dei giovani talenti europei

Francesca Rofrano
4 min di lettura

Indossare la Numero 10 non è cosa da tutti, ancor di più se quella maglia è quella della Juventus e tiene come punto di riferimento un certo Alessandro Del Piero, simbolo della juventinità e di tutto l’ambiente bianconero. Adesso quel numero è indossato anche con abbastanza orgoglio da Kenan Yildiz che dovrebbe rappresentare il presente e il futuro della Vecchia Signora. Eppure la prima parte della stagione sotto la gestione di Thiago Motta non è stata così fruttuosa come ci si aspettava.

6 gol e 4 assist in quarantuno partite giocate non sono granché, soprattutto se a disposizione hai un talento sopraffino come quello del turco. Sarà stato il modulo, la posizione sul campo troppo lontano dalla porta, il troppo sacrificio richiesto in fase di copertura, ma la verità è che Thiago Motta non è riuscito a far esprimere il giovane tanto quanto avrebbe potuto, cucendogli addosso un ruolo da esterno non proprio adatto alle sue qualità. Ed è proprio da qui che Igor Tudor, il nuovo tecnico, vuole ricominciare.

Come dichiarato dallo stesso allenatore croato in conferenza stampa: “Quando un giocatore è forte è facile trovargli un ruolo. Yildiz e Koopmeiners hanno caratteristiche rare, loro devono e possono fare gol. Sono quelli che fanno la differenza nel calcio, cercherò di trovare la posizione giusta in cui possono dare di più”. Una vera e propria missione quindi che Tudor proverà a compiere con quei due giocatori che hanno sicuramente le qualità per fare di più di quanto compiuto fino a questo momento.

Vlahovic-Yildiz, Juventus
Vlahovic-Yildiz, Juventus

Juventus, la posizione di Yildiz con Tudor

Oltre a ridare maggior centralità a Vlahovic, giocatore ritenuto importante dal tecnico balcanico, Tudor dovrà cercare di centralizzare anche Yildiz, perché le aspettative sul turco si sa, sono parecchio alte. L’obiettivo dunque sarà quello di portare il gioiellino classe 2005 al centro del progetto, o per meglio dire al centro della squadra bianconera.

Il primo cambiamento radicale potrebbe essere quello del modulo: con Tudor, infatti, si gioca con un 3-4-2-1, suo cavallo di battaglia e che permetterebbe ad Yildiz di occupare un posto a cavallo della punta, così da avere maggior margine di manovra e più spazio libero a disposizione per mettere in campo le sue qualità tecniche e di visione di gioco molto verticale così da arrivare a servire Vlahovic o inserendosi nell’azione, creando scompiglio nelle difese avversarie e non dando punti di riferimento al portiere.

L’idea di Tudor, dunque, è quello di regalargli un ruolo da vero numero 10, sebbene il peso della maglia sia esagerato. Sarà dunque necessario lavorare anche sull’aspetto psicologico e sul regalare al calciatore maggiore consapevolezza dei propri mezzi, che serviranno dunque a farlo maturare incredibilmente anche in vista di un futuro (c’è da ricordarsi che Yildiz, non ha neanche compiuto 20 anni).

Con Koopmeiners, con un ritrovato Nico Gonzalez, Kolo Muani e lo stesso McKennie, considerato il tuttofare della Juve, Yildiz si renderà conto della vasta concorrenza: le qualità intrinseche del turco sono decisamente maggiori ed è questo che potrebbe portare Tudor a conferirgli un posto da titolare come sottopunta.

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