Al Dall’Ara contro il Bologna, scenderà in campo una Juventus a modalità emergenza. Come ricordato dal Corriere dello Sport, Tudor conta gli assenti: ben 8 giocatori, un numero alto specialmente per una squadra che sta lottando per l’obiettivo stagionale. Ultimo in ordine di forfait è stato infatti Vlahovic che, come anticipato nella serata di ieri, non è riuscito a recuperare nonostante l’ottimismo che lo stesso tecnico aveva riposto, convinto di poter concedere al croato almeno uno spezzone di partita.
L’emergenza dunque resta, pesante, diffusa e articolata in tutti i reparti. Lo specchio di una stagione che sembra ripetersi dopo la stesse problematiche affrontate anche da Allegri e su cui anche stavolta la società a fine stagione valuterà il da farsi. Certo che l’assenza di Vlahovic apre sempre più al prossimo addio del croato su cui Tudor aveva puntato ma che continua a dare forfait specialmente nelle gare più importanti. C’è poi chi pensa che avrebbe potuto almeno stringere i denti e chi, incurante, è convinto che oramai ci sia poco da ricucire.
Tudor verso il 3-4-2-1
Mancano poche ore a Bologna-Juventus, con Tudor che si avvia a scegliere il 3-4-2-1. Il modulo che in questa situzione di emergenza meglio rappresenta le caratteristiche dei giocatori a disposizione del tecnico. L’assenza di Vlahovic che fino ad ieri sembrava potesse ritornare a disposizione, almeno per uno spezzone, ha complicato i piani portando la lista degli indisponibili a toccare quota 8.
In generale, l’assenza di Kelly ha portato Tudor a puntare su Savona. A centrocampo, sulla destra si rivedrà Weah con a sinistra Cambiaso, senza modifiche invece in mezzo al campo. Alle spalle di Kolo Muani giocheranno Nico Gonzalez, titolare insieme al francese anche nell’ultimo match contro il Monza, supportato da McKennie, la novità inserita in attacco.
Infatti, la possibilità insita all’americano di ricoprire diversi ruoli, esclusa la difesa, permette a Tudor di poter utilizzare il giocatore in un assetto tattico oramai perseguitato dall’emergenza.
