60 milioni di euro: è questa la cifra che la Juventus vedrà nelle sue casse a seguito della qualificazione in Champions League, dopo una partita sofferta contro un Venezia intenzionato a salvarsi. Il vero eroe della serata, colui che è riuscito a trasformare i fischi in applausi e poi in un boato, è stato senza dubbio Manuel Locatelli, dimostratosi sempre più leader.
Locatelli ha portato avanti una partita fatta di spirito di sacrificio e dedizione, rasentando quasi la perferzione. I numeri parlano chiaro: 90 minuti giocati, 91 tocchi, 84% di precisione nei passaggi, 7 duelli vinti su 12 e un gol, tutti dati che vanno a intensificare il pensiero già comune del suo incarnare lo spirito della Juventus e il suo DNA.
Il centrocampista si è dimostrato glaciale dal dischetto e ancor prima un vero e proprio leader che ha preso in mano il pallone per recarsi a tu per tu con Radu, prendendosi una responsabilità enorme, da capitano, a solo un quarto d’ora dalla fine del match, facendo diventare la sua corsa sotto il settore ospiti il ricordo più bello di una stagione vissuta tra luci e ombre. Insomma, un rigore dal valore di 60 milioni di euro.
Juventus, Locatelli: “Sono il capitano, dovevo prendermi la responsabilità”
Al termine della partita Locatelli ha commentato: “Siamo un gruppo che dà il massimo, qualcosa abbiamo sbagliato, è chiaro: ma la Champions era l’obiettivo e ce l’abbiamo fatta. Congratulazioni a tutti e anche al tecnico che ci ha dato una mano con entusiasmo. Sono fiero di aver tirato quel rigore, sembra di calciare la palla medica: sono il capitano era giusto che lo tirassi io”.