Spesso la colpa non è degli allenatori. Teun Koopmeiners alla Juventus, dopo una prima stagione deludente, sta continuando in quello che non è più semplicemente un momento negativo, ma un buco nero dal quale non sa come uscirne. Nessuno tra Thiago Motta, Tudor e Spalletti sembra esser riuscito a farlo rendere al massimo.
Arrivato alla Juventus dopo annate straordinarie sotto la guida di Gasperini all’Atalanta, dove si era rivelato un vero top player a centrocampo, non ha fatto nulla per ripagare l’investimento di 51,3 milioni di parte fissa più altri 9,1 tra bonus e oneri e accessori. Proprio nell’estate del 2024 ha spinto tantissimo per vestire il bianconero, addirittura mandando certificati medici e non allenandosi durante il ritiro estivo.
Al suo approdo a Torino i tifosi della Vecchia Signora finalmente gioivano, pensando di aver sistemato i problemi a centrocampo. Da quel momento in poi però le cose iniziarono ad andare sempre peggio. I gol e gli assist non sono mai arrivati e i numeri visti in nerazzurro sono soltanto un lontano miraggio. Inizialmente si pensava a un ritardo di condizione, ma la verità che venne presto a galla è che non fu quello il problema.
Tanti sono stati i cambiamenti tattici per provare a recuperarlo. Prima schierato a centrocampo, in quello che era un 3-4-2-1. Dopo alcuni esperimenti falliti è stato anche avvicinato alla porta, nel ruolo di trequartista puro. Nemmeno questo cambiamento tattico funziona ed ecco che l’olandese si trova a ricoprire il ruolo di mediano davanti alla difesa, senza riuscire a però a invertire la tendenza e a trovare perestazioni convincenti.
L’ultimo cambiamento tattico, con Koopmeiners provato braccetto difensivo, sembrava che potesse dare i suoi frutti. Seppur con dei limiti difensivi, in questa posizione aveva trovato il modo di far partire la manovra e avere più possibilità di spingersi in attacco.
I numeri di Koopmeiners in questa stagione
Koopmeiners, dopo una stagione negativa, era chiamato al riscatto. Quella di quest’anno, come ammesso anche dalla società, era l’ultima chiamata per salvare la sua avventura con la maglia della Juventus. I numeri però sono tutt’altro che convincenti.
Per quanto riguarda la fase difensiva, le classifiche di tackle, duelli a terra, intercettazioni e blocchi, segnano dati assolutamente da migliorare. Secondo quanto riportato da One-vs-one.com, il centrocampista olandese è 112° per duelli a terra, con soli 13 duelli vinti. Per quanto riguarda i blocchi risulta essere 52°, con 19 blocchi riusciti. I dati crollano se si parla di tackle e intercettazioni, non proprio le caratteristiche in cui spicca.
Nella classifica relativa ai tackle si trova alla posizione numero 183, con 40 tackle. Le intercettazioni sono 21, con l’olandese che è 15° in classifica. Un ulteriore dato negativo che emerge è quello legato alle ammonizioni, con l’olandese che ha già preso 5 cartellini gialli e dunque salterà per diffida il match con la Roma
Ma se in difesa i numeri sono giustificabili, dato che si è adattato in un ruolo non suo e dove ha giocato soltanto a inizio carriera, è in fase offensiva il vero problema. I numeri sono ben lontani da quelli dell’ultima stagione a Bergamo, con 15 gol e 7 assist in 51 partite giocate in tutte le competizioni da lui disputate. Finora è a secco sia di gol che di assist, nonostante le 21 partite sin qui disputate.
Ciò che però emerge dai dati è la scarsa produttività offensiva. Difatti, sono solo 6 le occasioni create e 14 i tiri, di cui solamente 3 verso lo specchio della porta in questa Serie A. La percentuale di xG è di 0,78. Se si parla di assist il dato è addirittura più basso, pari a 0,74 xA. Se si prendono in esame tutte le competizioni gli xG salgono a 1,08 e gli xA a 1,39.

I numeri dal suo arrivo alla Juventus
Se si vuole analizzare anche la scorsa stagione, prendendo in esame tutte le competizioni, ha siglato 5 gol e 3 assist in 44 partite giocate. Se si restringe il campo solamente alla Serie A, il bilancio scende, con 3 realizzazioni e 3 assist in 28 match. Migliora il dato sui cartellini gialli, con sole 3 ammonizioni durante tutto l’arco della stagione.
I gol sono arrivati tutti tra le mura amiche. Il primo è datato 7 dicembre 2024, contro il Bologna. Segue, il 3 marzo 2025, la rete contro il Verona e, successivamente, il gol al Lecce siglato il 12 aprile scorso. In Coppa Italia ha segnato agli ottavi nel 4-0 contro il Cagliari. Al mondiale per club l’ultimo suo gol, nel match contro il Manchester City.
Per quanto riguarda gli assist, sono stati realizzati contro il Genoa, il 28 settembre 2024, contro il Lecce, il successivo 1° dicembre e il 22 dicembre, nella partita contro il Monza
La partita contro il Bologna
La partita contro il Bologna di Koopmeiners è stata caratterizzata da un costante nervosismo. In un match dove si è vista per la prima volta l’impronta di Spalletti, il giocatore olandese non è riuscito ad incidere. In fase offensiva è arrivato un solo tiro in porta, ovvero la punizione tirata addosso alla barriera.
Per quanto riguarda la precisione nei passaggi, abbiamo un Koopmeiners che completa 23 passaggi sui 26 tentati, con una percentuale dell’88%. Pesa in negativo però il dato sui lanci lunghi, con solo 1 tentativo riuscito sui 3 tentati e una percentuale del 33%.
In fase difensiva sicuramente ha pesato l’ammonizione, ma non solo. Il centrocampista olandese si è reso protagonista di tre palle perse, che hanno fatto ripartire l’azione dei padroni di casa, che hanno provato rendendrsi pericolosi.
Il vero problema di Koopmeiners è mentale
Per lungo tempo si pensava che il problema di Koopmeiners fosse di natura tattica. Più volte è stata provato a farlo giocare in zone diverse del terreno di gioco per capire se potesse sbloccarsi e alzare il livello delle sue prestazioni. Dopo tanti tentativi verrebbe dunque da pensare che il problema del numero 8 bianconero potrebbe essere di natura mentale.
Il giocatore tende a isolarsi durante le partite, non prova mai la giocata e non riesce a giocare con quella tranquillità che lo ha contraddistinto nel suo periodo all’Atalanta. Pesa il fatto di aver siglato pochi gol e messo a referto pochi assist, cosa che avrebbe potuto dare lui tanta fiducia e aumentarne morale e autostima.
Per Koopmeiners restano solo 6 mesi prima che anche questa stagione vada in archivio. Serve un netto cambio di rotta. Il giocatore va recuperato e Spalletti in questo è un maestro. La possibilità di una cessione a fine stagione non è più remota. La Juventus ovviamente spera che le cose cambino e che possa tornare il giocatore che incantava mezza Europa.
Qualora non dovesse essere così è probabile che il treno bianconero che lo sta accompagnando in questo viaggio possa fermarsi, questa volta per sempre, con Koopmeiners costretto a scendere e a cambiare binario.

