Kolo Muani con la maglia della Juventus

Juventus, Kolo Muani: “Restare? Perché no”

Kolo Muani ha parlato del suo futuro, aprendo uno spiraglio verso il suo futuro ala Juventus: il calciatore parla anche del suo passato al PSG

Redazione Stile Juventus
4 min di lettura

È arrivato nel corso della sessione di calciomercato invernale e già ha conquistato il cuore dei tifosi della Juventus: Kolo Muani infatti ha già dimostrato tutta la sua qualità tecnica e la sua utilità dal punto di vista tattico tanto da farsi preferire a Vlahovic, ormai relegato in panchina e lontano dal progetto di Thiago Motta. Negli ultimi giorni è trapelata l’intenzione da parte della Juventus di poter iniziare a pensare a un rinnovo del prestito con il PSG per poter proseguire il percorso con il giovane francese anche nel corso della prossima stagione.

Intervistato da La Repubblica, Kolo Muani ha lasciato intendere la possibilità di un futuro a tinte bianconere: “La mia volontà è quella di giocare e divertirmi. Ma se le cose continuano così, perché no? La Juventus e il club che mi ha aperto le porte,. Prima di venire qua ho parlato tanto con Thiago Motta e mi ha spiegato come vedeva le cose e come avremmo giocato. Non pensavo di riuscire così bene all’esordio”.

Poi prosegue chiarendo la sua posizione sul campo: “Io sono un attaccante e al giorno d’oggi è importante saper essere polivalenti. Mi trovo bene sia al centro che da esterno. Mi piace giocare negli spazi, prendere la profondità e sfruttare la velocità, ma credo di star dimostrando di essere capace anche nello stretto: ad esempio contro il Verona il gol è nato dalla palla data a Locatelli”.

Kolo Muani con la maglia della Juventus
Kolo Muani con la maglia della Juventus

Kolo Muani: “Non ho retto la pressione al PSG”

Kolo Muani ha poi rivelato le sue sensazioni circa la sua esperienza al PSG: “Il capitolo con il PSG non è da definire chiuso, anche perché ho ancora un contratto con loro. Un francese che va al PSG e che oltretutto costa 90 milioni di euro ha una pressione importante e non tutti riescono a reggerla. Io, per esempio, non ci sono riuscito. Ho avuto alcune possibilità e non le ho sfruttate e questa cosa fa male al cuore. Ma lo ridico: questo è il gioco del calcio e non ho rimpianti. Il rapporto con Luis Enrique era molto molto positivo. Ė un ottimo allenatore e mi ha dato tanti consigli. In campo però ci andavo io, lui le opportunità me le ha date”.

per concludere la sua intervista a La Repubblica, Kolo Muani ha parlato anche del suo esordio al Nantes e del rapporto con Sergio Conceicao, adesso allenatore del Milan: “Lui mi disse una cosa che mi rimase stampata in testa. Disse che secondo lui ero troppo nonchalant e che avrei dovuto fare di più perché in me ci vedeva un grande potenziale. Quello che era un divertimento poi è diventato il mio mestiere e so di doverla affrontare in maniera seria e professionale perché la posta in gioco è alta. Ma ho trattenuto la mia parte più istintiva: se non provi piacere non sboccerai mai, e a Parigi ne provavo poco. A volte c’è bisogno dell’istinto in campo per vincere la partita”.

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