Kelly e Kalulu, i due instancabili della Juve: 720 minuti senza sosta e ancora titolari contro l’Udinese

La difesa bianconera si regge su due colonne che non hanno mai saltato un minuto. Brambilla si affida ancora a loro per ritrovare solidità e fiducia dopo settimane difficili

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In una Juventus in piena emergenza e in cerca di identità, due nomi resistono al caos e alle rotazioni: Lloyd Kelly e Pierre Kalulu. I due difensori sono gli unici nella rosa bianconera ad aver disputato tutti i 720 minuti finora giocati in campionato, senza mai tirare il fiato. Sempre presenti, sempre titolari, simboli di una tenuta fisica e mentale che, in questo momento, rappresenta una delle poche certezze per il nuovo tecnico Massimo Brambilla.

All’Allianz Stadium, nella sfida delle 18:30 contro l’Udinese, la Juventus si affiderà ancora a loro per blindare una difesa che ha sofferto troppo nelle ultime settimane.

720 minuti di continuità e affidabilità

Nove partite, nessuna sostituzione e zero pause. Kelly e Kalulu incarnano la solidità di cui la Juventus ha disperato bisogno in un momento storico segnato da infortuni e instabilità tecnica. Con Bremer e Cabal ancora ai box, i due centrali sono diventati un punto fermo nel sistema difensivo bianconero, adattandosi a ogni compagno e situazione.

Ma non è solo una questione di copertura e marcature. I numeri raccontano anche altro: 420 passaggi completati da Kelly e 396 da Kalulu, dati che li rendono i migliori della squadra anche nella costruzione dal basso. La loro presenza è fondamentale non solo per difendere, ma per dare ordine e ritmo alla manovra fin dal primo passaggio.

Brambilla si affida ancora ai suoi uomini di ferro

L’arrivo di Brambilla in panchina non ha cambiato le gerarchie: il tecnico della Next Gen, chiamato a guidare la squadra dopo l’esonero di Tudor, ha subito confermato la coppia come perno della retroguardia. Anche contro l’Udinese, il modulo sarà il 3-4-2-1, con Gatti a completare il terzetto difensivo.

La Juventus si presenta al match in piena crisi, con otto partite senza vittorie e la necessità di dare una risposta concreta davanti al proprio pubblico. In questo contesto, Kelly e Kalulu rappresentano la base su cui provare a ricostruire. Non solo per il loro rendimento costante, ma per la leadership silenziosa che trasmettono in campo, anche nei momenti più complicati.

Due colonne per ripartire

In un gruppo che fatica a ritrovare equilibrio e risultati, la Vecchia Signora si aggrappa ai suoi stakanovisti. Kelly e Kalulu, diversi per caratteristiche ma complementari, incarnano la resilienza e la professionalità di chi non si arrende alla tempesta.

Se la Juventus vuole davvero rialzarsi, il punto di ripartenza non potrà che essere la loro affidabilità. Due intoccabili, due pilastri, due simboli di una Juve che vuole ancora credere nella rinascita.

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