Pierre Kalulu, calciatore francese classe 2000, è stato finora il giocatore più utilizzato in casa Juventus. Sia Igor Tudor che Luciano Spalletti hanno sempre inserito il numero 15 fra gli undici titolari, senza mai sostituirlo, neanche a partita in corso. Al momento, il tecnico toscano lo sta valorizzando al massimo come braccetto di destra nella difesa a tre, ruolo che permette al ragazzo di accompagnare l’azione nella metà campo avversaria grazie alle sue grandi doti atletiche.
Dalla Francia all’Italia, Kalulu migliora e si fa notare
Il terzino destro della Vecchia Signora nasce e cresce calcisticamente in Francia: dal 2007 al 2010 gioca nelle giovanili del Saint-Priest, in seguito si unisce a quelle dell’Olympique Lione. Kalulu inizia la sua carriera da professionista al Lione B, in cui ottiene 34 presenze in due anni (2018-2020). Successivamente, l’esterno bianconero sbarca a Milano, pronto a lavorare con Stefano Pioli. Il Milan, l’anno seguente, vince lo Scudetto, con il francese che garantisce per tutta la stagione una grande solidità alla difesa rossonera. In totale, con il Diavolo, il francese è sceso in campo 84 volte, mettendo a referto anche 3 goal. Kalulu rimane al Milan fino al 2024, quando in estate viene ceduto in prestito alla Juventus. Il club bianconero, al termine della scorsa stagione, dato il buonissimo rendimento con Thiago Motta e Igor Tudor, decide di acquistare definitivamente il ragazzo, sborsando circa 14 milioni di euro.
L’anno scorso il terzino di Lione ha ottenuto 29 presenze e un goal. Infatti, il reparto difensivo dei bianconeri, orfano di Bremer già da ottobre, ha risentito solo in parte dell’assenza del calciatore brasiliano, acquisendo un giocatore dalle formidabili doti atletiche. Non è un caso se in questa stagione è stato l’uomo più scelto da Tudor e Spalletti; il francese ha dimostrato di saper svolgere la doppia fase in modo molto efficace quando il tecnico croato lo ha schierato da quarto di centrocampo. Kalulu, data l’indole da difensore, tendeva spesso ad abbassarsi; tuttavia, in più occasioni, è stato in grado di far salire la squadra oltre la propria metà campo grazie alle sue galoppate, arrivando anche a crossare sul fondo. Con Spalletti invece, il classe 2000 è arretrato, continuando a fornire un contributo significativo alla difesa juventina da braccetto destro.
Il numero 15 non salta un minuto, un esempio da seguire
Il calciatore di Lione, fino a questo momento, ha disputato tutti i 2070 minuti a disposizione, rimanendo in campo fino alla fine in ognuna delle 23 partite che la Vecchia Signora ha disputato in questa prima parte di stagione. Analizzando qualche dato, Kalulu in Serie A ha raggiunto l’89% dei passaggi riusciti e il 50% dei duelli vinti, con 64 palle recuperate e un assist. Anche in Champions League il francese ha statistiche molto elevate: 88% di precisione passaggi, 49% di scontri vinti, 27 palloni recuperati e un altro assist. In aggiunta, è rilevante evidenziare che, ad oggi, ha ricevuto soltanto un cartellino giallo nel match contro il Napoli, a testimonianza della sua grande capacità di lettura e anticipo nei confronti dei calciatori che si trova ad affrontare.
La Juventus sta cercando di assimilare la cura Spalletti, la quale, viste le ottime prestazioni con Bologna e Roma, sembra star funzionando. Per continuare ad ottenere buoni risultati, la squadra deve affidarsi all’esperienza dell’allenatore di Certaldo e alle doti tecniche e caratteriali di alcuni giocatori che ormai da tempo stanno dimostrando di poter scendere in campo e lottare per la maglia bianconera, come Pierre Kalulu.

