Davanti ad uno stadio che si svuota e ai tifosi in piena protesta è difficile riuscire a salvare qualcuno, ma ci sono sicuramente un paio di figure, in mezzo ai tanti problemi, che possono essere salvate. Michele Di Gregorio e Federico Gatti sono stati riconosciuti dai supporters bianconeri come personaggi su cui fare affidamento e dai quali ripartire per riportare la Juventus lì dove effettivamente merita. Due ancore che potrebbero provare a risollevare le sorti della Vecchia Signora, che ormai sembra naufragare a causa dei pochissimi punti di riferimento all’interno dello spogliatoio.
Che Di Gregorio non sia stato fischiato nonostante i quattro gol presi contro l’Atalanta è già un elemento importante per capire che i tifosi ripongono piena fiducia nell’ex Monza, giocatore che ha provato a mantenere a galla la squadra anche quando tutto poteva soltanto peggiorare. L’altro, invece, è Federico Gatti, che non indossa la fascia da capitano al braccio, ma che sicuramente è riconosciuto dal mondo bianconero come tale. A riprova di ciò sono, proprio nel momento del suo cambio per l’ingresso di Kalulu, sono arrivati gli unici applausi della tragedia messa in scena all’Allianz Stadium.
Il suo ruolo all’interno della squadra è centrale, e ovviamente non si intende solamente dal punto di vista di posizione sul rettangolo verde di gioco, ma anche come punto di riferimento all’interno dello spogliatoio juventino. Il calciatore ad inizio stagione era stato preso poco in considerazione da Thiago Motta. Galeotto (si fa per dire) è stato l’infortunio di Bremer che ha riportato il difensore italiano al centro della retroguardia bianconera, causa presa letteralmente a cuore, dimostrando attaccamento alla maglia con grinta e personalità, che in qualche modo vanno a sopperire alla poca raffinatezza dal punto di vista tecnico.
Juventus, Gatti leader in campo e fuori
Con il passare del tempo anche Thiago Motta ha compreso l’importanza di avere Federico Gatti sempre a disposizione. Infatti, i numeri parlano proprio di questa sua indispensabilità: il centrale italiano è il calciatore di Serie A che ha giocato più minuti in assoluto in tutte le competizioni. Prima delle ultime due sfide, l’ex Frosinone ha giocato per ben 11 partite consecutive venendo sostituito una sola volta.
Ed è proprio da lui, e dai leader come lui, che la Juventus dovrà ricominciare, per comprendere a pieno il peso della maglia bianconera e della responsabilità che essa comporta. Ed è per questo motivo che la Vecchia Signora dovrà capire se ci sarà posto per lui anche nel prossimo futuro. Con un contratto con scadenza nel 2028, Gatti è legato alla squadra torinese per altre tre stagioni, ma come riportato da La Gazzetta dello Sport, la società potrebbe iniziare a verificare i margini per un ulteriore prolungamento, almeno fino al 2029, con dovuto adeguamento di ingaggio. Come tutto, però, si dovrà attendere il finale di stagione o quantomeno la certezza matematica dell’approdo in Champions League.
