Non solo la corsa scudetto e la questione calciomercato. In casa della Juventus a restare attuale è anche la questione plusvalenze, con la Consob che avrebbe riacceso un dibattito che sembra non riuscire a trovare mai la fine effettiva. I bianconeri hanno chiuso il semstre al 31 dicembre 2024 con un utile pari a 16,9 milioni di euro, tornando in positivo per la prima volta dopo il 2018.
Tra le entrate dovuto al ritorno alle competizioni europee e la cessione di giovani talenti come Soulé, Huijsen, Iling-Junior e Barrenechea, la dirigenza bianconera può dunque ritenersi soddisfatta. Tuttavia, in agguato ci sarebbe nuovamente la Consob. Secondo quanto riportato da Tuttosport, le operazioni che hanno riguardato la vendita degli ultimi due giocatori citati avrebbero destato sospetto.
La reazione della Juventus
Dalla Continassa giunge una risposta di assoluta tranquillità. La Juventus è certa di aver operato senza alcuna regolarità, ragion per cui le eventuali accuse della Consob, qualora diventassero ufficiali, sarebbero infondate. Il filone plusvalenze dunque stavolta non fa paura alla dirigenza bianconera alle prese oramai dal 2022 con una serie di contestazioni che ancora non hanno visto concludersi l’iter giudiziario.
La disputa è tutt’altro che conclusa, con la Juventus che tuttavia non rimarrebbe intimorita di un’eventuale ritorno alla carica della Consob, in particolare relativa al modus operandi durante la vendita di Iling-Junior e Barrenechea. Una questione che a prescindere non intaccherebbe il trend positivo dei conti del club bianconero che, dopo tempo, potrebbe tornare al pareggio del bilancio in un paio di anni al massimo.
Tuttavia, fare previsioni è imprudente anche se è giusto sottolineare come la strada intrepresa dalla Juventus potrebbe essere quella più giusta. Una reazione positiva in termini di bialncio dopo anni complessi che potrebbe riversarsi anche sul futuro della stessa squada. Quest’ultima spesso colpita anche della problematiche economiche registrate dalla società.
