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Juventus, Cabal sempre più bianconero: la rete di Bologna il sintomo del profondo legame per questi colori

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Juan Cabal sogna in grande al Dall'Ara; il colombiano regala 3 punti alla Juventus e solleva il morale della squadra di Spalletti. Esultanza per il figlio e scambio di maglia con Bernardeschi; la Juve è per gli juventini, la Juve è per Cabal.

Juan Cabal, esterno sinistro classe 2001, è stato il protagonista della vittoria bianconera al Dall’Ara di domenica sera. Il colombiano, subentrato al 61′ minuto per Andrea Cambiaso, ha incornato il pallone messo in area da Kenan Yildiz pochi minuti dopo, insaccando il goal che ha sbloccato e deciso la partita. Il ragazzo ha fornito un grande contributo, non solo per quel che riguarda i 3 punti, ma anche dal punto di vista mentale per le prossime gare, grazie alla grinta dimostrata e al modo di porsi dentro e fuori dal campo.

Dal primo stop forzato al secondo, Cabal non molla e si prende la Juve

Cabal ha iniziato la sua avventura a Torino nella scorsa stagione, dopo due annate all’Hellas Verona. La Juventus ha sborsato 12 milioni di euro per il terzino sudamericano, un calciatore che tecnicamente sembrava molto promettente. Purtroppo per il giovane, il viaggio in bianconero non è iniziato di certo nei migliori dei modi: il 12 novembre 2024 ricavò una lesione al legamento crociato del ginocchio sinistro, che lo costrinse a rimanere fermo ai box per 246 giorni. La Vecchia Signora non visse un periodo particolarmente roseo in quei mesi, poiché anche Gleison Bremer, un mese prima a Lipsia, subì lo stesso infortunio di Cabal.

Il numero 32, fino ad ora, ha realizzato 2 goal e 2 assist in due anni. In questa stagione, nonostante Tudor e Spalletti non lo abbiamo chiamato in causa moltissimo, è riuscito a farsi notare in più occasioni: sotto la guida tecnica dell’allenatore croato, l’esterno di Cali ha segnato la rete del pareggio con l’Atalanta nella quinta giornata di Serie A al 78′ minuto, garantendo alla Juventus un punto fondamentale. In seguito, il 2 ottobre, Cabal ricava un altro infortunio, questa volta al bicipite femorale, che lo terrà fuori poco meno di due mesi.

Tornato in campo a Firenze il 22 novembre, il classe 2001 ha garantito una buona dose di freschezza al reparto difensivo dei bianconeri, permettendo a Spalletti di muovere maggiormente le pedine a partita in corso. Così è stato domenica sera a Bologna, con la Vecchia Signora che ha espugnato il Dall’Ara proprio con un goal del terzino colombiano. Entrato in campo al posto di Cambiaso, il ragazzo è riuscito a sfruttare, soltanto tre minuti dopo, il cross dalla destra di Yildiz, facendo gonfiare la rete per la prima ed unica volta nel match.

Tanto amore e attaccamento alla maglia, chi ci tiene davvero lo dimostra

Il ragazzo ha mostrato grande appartenenza ai colori bianconeri, impegnandosi al massimo sia fuori che dentro al campo. Infatti, anche quando fu costretto ad assistere alle partite dei suoi compagni soltanto dal divano di casa, spesso ci tenne a mandare, attraverso i suoi canali social, messaggi di incitamento alla squadra, con la speranza di tornare il più presto possibile.

Un piccolo dettaglio che tengo a sottolineare del ventiquattrenne è che, come molti avranno notato, dopo aver realizzato il goal al Bologna, ha esultato abbracciando tutti i suoi compagni e ha baciato il tatuaggio presente sul suo avanbraccio sinistro. Come ha spiegato poi nell’intervista a bordo campo, il disegno di riferimento rappresenta il volto di suo figlio David Jr, nato il 23 maggio. Questo gesto e l’aver scambiato anche la maglia con Federico Bernardeschi a fine gara, definito testualmente “uno juventino” dal colombiano, testimoniano come il ragazzo provi uno spiccato amore per la sue due famiglie, quella costruita con la compagna Valentina e quella della Juventus.

Che il numero 32 sia molto legato ai colori bianconeri si vede dai suoi occhi, da come risponde alle domande dei giornalisti. La Juve ha a propria disposizione un ottimo calciatore che, come ha già dimostrato, può fornire un grande contributo tecnico tattico. Tuttavia, più di ogni altro fattore, quello che emerge maggiormente dal giocatore sudamericano è la voglia di dare tutto per la propria squadra, palesando il carattere tipico di un calciatore degno di indossare la maglia bianconera.

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