A 19 anni, talento che sposta equilibri e marketing, Yildiz è diventato uno dei dossier più caldi d’Europa. Dalla Spagna rimbalzano indiscrezioni: i Red Devils sarebbero pronti a superare la concorrenza dei Blues con un’offerta “pesante” alla Juventus e al giocatore per la prossima stagione. L’idea: anticipare l’asta di giugno e blindare un profilo che unisce qualità tra le linee, strappo palla al piede e margine di crescita fuori scala.
A Continassa, però, il registro è diverso. La Juve considera Kenan una pietra angolare del progetto tecnico e non intende aprire tavoli: la valutazione interna viaggia non sotto gli 80 milioni, ma il messaggio che filtra è ancora più duro, rifiutata anche l’ipotesi 100 milioni. Tradotto: oggi Yildiz è incedibile. La scelta è sportiva (costruirgli intorno la trequarti del futuro), ma anche strategica: vendere ora, senza necessità, significherebbe rinunciare al leader tecnico designato, con il rischio di non sostituirne talento e identità.
Perché Kenan vale così tanto per la Juve
Non sono solo i colpi a far prezzo. C’è la polivalenza (esterno, sotto punta, falso nove), la personalità nelle notti importanti, l’aderenza perfetta all’idea di calcio di Tudor: aggressività in riaggressione, conduzione verticale, ultimo passaggio. In più, l’età: classe 2005, tetto di crescita ancora lontano. Per Premier e Liga è il profilo su cui scommettere forte; per la Juventus è il giocatore su cui costruire. E la linea, oggi, non cambia.
