La Juventus ha appena concluso una delle operazioni più importanti del calciomercato estivo, portando a Torino il talentuoso attaccante belga Loïs Openda. L’acquisto, avvenuto dal Lipsia per una cifra superiore ai 40 milioni di euro, risponde alla volontà della dirigenza di rinforzare il reparto offensivo con un profilo giovane, dinamico e con un’alta propensione al gol. Con l’ufficialità del trasferimento, l’attenzione si sposta ora sul campo e, in particolare, su come il nuovo tecnico Igor Tudor intenderà inserirlo nel suo schema tattico. Ma quale sarà il ruolo di questo centravanti moderno, tanto atteso dai tifosi bianconeri?
Un numero 9 con più di un asso nella manica
Secondo le prime indiscrezioni, la Juventus vede in Openda un attaccante estremamente versatile, ben oltre il classico ruolo di “numero 9”. Nonostante le sue caratteristiche fisiche e la capacità di finalizzazione lo rendano perfetto per agire da centravanti, il club e lo staff tecnico sembrano intenzionati a sfruttare la sua duttilità tattica. La sua velocità, unita alla sua intelligenza nel muoversi senza palla, lo rendono un candidato ideale per guidare l’attacco come titolare, ma anche per operare in posizioni meno convenzionali.
Il suo impiego come seconda punta accanto a talenti come Kenan Yildiz o al fianco di un attaccante più fisico, come Dusan Vlahovic o Jonathan David, è una delle opzioni più concrete. Questa flessibilità permette a Tudor di alternare diversi moduli, passando fluidamente dal 3-4-2-1 al 3-5-2 senza compromettere gli equilibri di squadra. L’arrivo di Openda offre infatti la possibilità di creare nuove sinergie in attacco, sfruttando la sua abilità nel giocare spalle alla porta o nel lanciare in profondità i compagni, creando spazi vitali per gli inserimenti. Per il tecnico croato, questa versatilità è un vero e proprio valore aggiunto che promette di rivoluzionare il reparto offensivo e renderlo meno prevedibile.
