La decisione è arrivata, inevitabile e ormai nell’aria da giorni. Igor Tudor non è più l’allenatore della Juventus. La rottura, maturata dopo settimane di tensione e risultati disastrosi, si è consumata definitivamente nella notte post Lazio-Juve, quando la dirigenza bianconera ha preso atto dell’impossibilità di proseguire con il tecnico croato.
La terza sconfitta consecutiva in campionato, unita alla quarta partita di fila senza segnare, è stata la scintilla che ha acceso la decisione. Una Juventus smarrita, confusa tatticamente, incapace di reagire: l’immagine restituita dall’Olimpico ha convinto tutti che il ciclo di Tudor fosse arrivato al capolinea.
La comunicazione dell’esonero
Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, il croato è stato informato personalmente questa mattina della decisione. Un colloquio breve, formale, ma inevitabilmente amaro. La dirigenza, già in riunione da ore dopo il fischio finale di Roma, aveva valutato ogni scenario possibile, arrivando infine alla conclusione che la squadra avesse bisogno di una scossa immediata.
Le riflessioni sono state intense ma rapide. Il club non poteva permettersi di attendere: mercoledì la Juventus tornerà in campo contro l’Udinese, in una gara che vale più dei tre punti.
Brambilla alla guida, in attesa del nuovo tecnico
La panchina bianconera sarà affidata ad interim a Massimo Brambilla, attuale allenatore della Next Gen. Uomo di casa, profondo conoscitore dell’ambiente e dei giovani del vivaio, Brambilla avrà il compito di gestire l’emergenza e traghettare la squadra nel prossimo impegno di campionato.
Una soluzione-ponte, in attesa che la dirigenza completi le valutazioni per il nuovo allenatore. Le candidature si moltiplicano, ma la priorità resta una: trovare subito una guida capace di ridare identità, equilibrio e fiducia a un gruppo in evidente crisi tecnica e mentale.
Una stagione da salvare
L’era Tudor si chiude nel peggiore dei modi: otto partite senza vittorie, tre sconfitte consecutive e un gioco smarrito. Una caduta verticale che ha costretto la Juventus a intervenire prima che la stagione deragli definitivamente. Ora tocca a Brambilla tamponare l’emergenza e a una dirigenza che, nel silenzio, prepara la prossima mossa. L’obiettivo è chiaro: restituire alla Juventus una direzione e un futuro immediato, prima che sia troppo tardi.

